Ambrosino: “a Saviano una clausola sociale a favore dell’occupazione dei cittadini disagiati”
Saviano – Con delibera di giunta numero 23 dell’ 8 aprile 2015 l’amministrazione comunale savianese, su proposta dell’assessore alle politiche giovanili, associative ed energetiche Arch. Antonio Ambrosino, ha approvato l’inserimento di una clausola sociale di promozione dell’occupazionenelle gare di appalto, nei bandi pubblici, nei capitolati d’oneri e nei disciplinari di gara per favorire l’inserimento lavorativo di persone che si trovano in condizioni di svantaggio o con particolare difficoltà socio-economiche.
In un periodo in cui la fragilità occupazionale, aggravata dalla sempre più instabile crisi economica in corso,attanaglia fasce sempre più vaste della cittadinanza, l’amministrazione guidata dal sindaco Carmine Sommese ha voluto offrire ai suoi cittadini la possibilità di un ulteriore spiraglio contro la disoccupazione, sempre più imperante ad ogni livello e età. Si tratta, infatti, di una vera e propria lotta all’inoccupazione: i concorrenti a contratti per appalti a lavori e servizi, saranno tenuti, in caso di aggiudicazione, ove mai avessero bisogno di assumere ulteriori risorse umane rispetto a quelle presenti nella rispettiva organizzazione, a reperire prioritariamente operai residenti a Saviano, in misura pari ad almeno il 50 % dei lavoratori da impiegare nell’appalto.
La scelta dei residenti da impiegare avverrà in base a un elenco reso disponibile dai servizi sociali del comune, nel quale rientrano i savianesi con un reddito annuo, calcolato in base al modello ISE (indicatore situazione economica), inferiore o pari a euro 2500,00 (duemilacinquecento).
“In pratica – spiega l’ass. Ambrosino -, le aziende che parteciperanno alle gare di appalto presso il nostro ente dovranno sottoscrivere un atto con il quale si impegnano a reperire manodopera e maestranze locali, previa valutazione di idoneità alle mansioni, con particolare riferimento a soggetti disoccupati o in cerca di prima occupazione che versano in particolari situazioni di disagio economico-sociale.”
Un modo semplice ma efficace per tutelare categorie di persone senza dubbio più deboli e bisognose di aiuto per agevolare il loro ingresso nel mercato del lavoro.
“Ci è sembrato doveroso accogliere la proposta dell’ass. Ambrosino, votata all’unanimità da tutta la giunta comunale, – commenta il sindaco Sommese – in quanto il compito di ogni buon amministratore è quello di attivare un impegno generale della comunità e della macchina governativa per assicurare condizioni di vita dignitose ai nostri concittadini, promuovendo in prima istanza il diritto al lavoro, sancito dall’articolo 4 della Carta Costituzionale della Repubblica italiana”.
Tale provvedimento è stato inviato all’ex AVCP (Autorità di Vigilanza per i Contratti Pubblici), ora ANAC (Autorità Nazionale Anti-Corruzione), nella persona del Dott. Raffaele Cantone, che ne valuterà la legittimità, pronunciandosi in merito all’ applicazione, compatibilmente con il diritto comunitario europeo, della succitata clausola.
Sembrerebbe, però, che la stessa non violi né i principi costituzionali né le normative nazionali ed europee, dato che tale disposizione si configurerebbe da parte degli enti locali come intervento strategico di politica attiva del lavoro e dei servizi sociali che permette di adottare misure assistenziali di sostegno alle classi sociali meno fortunate al fine di consentire la totale valorizzazione del capitale umano.
Né verrebbero trasgrediti, secondo il codice dei contratti pubblici e diversi pareri dell’Autorità nazionale di vigilanza anti-corruzione, i principi di parità di trattamento, di non-discriminazione, di trasparenza e di proporzionalità: pertanto, la cosiddetta “clausola sociale” rispetterebbe le norme della libera prestazione dei servizi, dato che non costituirebbe motivo di barriera di ingresso da parte delle stazioni appaltanti nella forma della richiesta di criteri di ammissibilità dell’offerta. Si attende, intanto, il responso del Dott. Cantone, chiamato a pronunciarsi entro l’arco di 30 giorni.