Allegri ritrova Vidal
La Juventus targata Allegri macina gol e punti e, con un gioco pratico ed essenziale, rifila tre reti – con doppietta di Vidal – al Cesena di cui il tecnico bianconero aveva esaltato l’aggressività e la forza difensiva. A spianare la strada alla Juve un calcio di rigore concesso con generosità dall’arbitro, per un fallo di mano di Cascione, che aveva invece il braccio aderente al corpo. Ma poi i campioni d’Italia hanno strameritato la larga vittoria contro un Cesena che ha giocato da vera provinciale, sperando soltanto di prenderle. Per 32′ i bianconeri restano soli in testa alla classifica: si leva un boato allo Juventus Stadium quando uno degli ex bianconeri, De Ceglie, pareggia i conti con la Roma, un mormorio di delusione quando i giallorossi si riprendono la vittoria al ‘Tardini’ allo scadere.
E lo speaker, mentre la gente bianconera applaude la squadra all’uscita dal campo, ricorda che il prossimo impegno di campionato a Torino è proprio la supersfida del 5 ottobre, quando la squadra di Garcia sarà ospite nel fortino bianconero dove l’anno scorso subì una severa lezione. C’è tempo per l’adrenalina di Juve-Roma: un altro turno di campionato e la Champions in mezzo che per la Juve significa un viaggio a Madrid, a casa dell’Atletico.
Ci sono energie da conservare e per questo Allegri fa il primo vero turn over della stagione: in panchina il bomber Tevez e Pogba, in campo Giovinco e il rientrante Vidal. Quello del cileno è un ritorno con il botto: dopo l’ anticamera per rimettere completamente a posto il ginocchio operato, il cileno è nell’undici iniziale. Alla prima di campionato, a Verona contro il Chievo aveva giocato, poi si era fermato, riapparendo solo per un solo quarto d’ora a S.Siro contro il Milan. Ma adesso Vidal è a posto. Al posto dell’Apache, gioca Giovinco che cerca di interpretarne il ruolo svariando sul fronte d’attacco e partendo dalla linea dei centrocampisti. Il Cesena è chiusissimo davanti a Leali: capitan Lucchini controlla Llorente.
I romagnoli lasciano però più spazio a Marchisio che imposta e fa calibra lanci in profondità: su uno di questi Evra arriva con un pizzico di ritardo. Dopo il contestato rigore, il Cesena è obbligato a cambiare atteggiamento, ma non ha molte armi per offendere. La Juventus non trova enormei spazi ma se li costruisce: Giovinco ci prova in tutti i modi a segnare, ma non gli riesce il colpo giusto. Va ancora a segno invece Vidal. Poi è tempo di provare Morata che avrebbe il pallone buono per la prima rete in bianconero: lo soffia a Lichtsteiner ma quando si gira non riesca a calciare. Lo svizzero, infaticabile come sempre, si prende la rivincita firmando il 3-0 con un diagonale imprendibile per Leali.