Aldo Masullo, un maestro di cultura e di vita. Sempre vicino al Certame bruniano e alla “Nolana Filosofia”
Nola – Un grande uomo, un vero maestro, è veramente tale, e ce ne rendiamo conto, solo quando la sua assenza, per il ciclo naturale della vita, non sminuisce la forza e la validità del suo messaggio ma, anzi, incredibilmente, lo rende immortale. In sintesi, credo possa essere questo quello che la triste notizia della dipartita di Aldo Masullo ha suscitato nel mio animo.
Masullo non è stato solo un filosofo, uno dei più grandi pensatori dell’età contemporanea e studioso di Filosofia Teoretica e Filosofia Morale, non è stato solo un uomo di grande cultura e un oratore capace di incantare uditori di ogni età ed estrazione sociale e culturale, non è stato solo un maestro per tanti giovani che lo hanno incrociato sulla loro strada, sia all’Università, sia alle innumerevoli e meravigliose conferenze, è stato e lo sarà per sempre un vero maestro di etica, di morale, di vivere civile, di tolleranza, di rispetto dell’individualità umana, di umiltà nello spessore culturale e di spessore culturale nell’umiltà, della capacità di parlare e di ascoltare chiunque, dal docente universitario, al più modesto dei suoi interlocutori.
Non possiamo non dire grazie a Masullo per tutto questo, per la strada che, attraverso i suoi libri, i suoi incontri, le sue parole, ha tracciato per tutti noi.
Saremo in grado di poterne seguire l’esempio? Riusciremo a essere degni della sua attenzione e dei suoi sforzi? Questa è la più grande eredità che ci ha lasciato, ma anche il gravoso compito che ci attende e che dovremmo provare a non deludere.
Più e meglio di me saranno altri a delineare il pensiero e lo spessore “filosofico” di Aldo Masullo, nel mio piccolo vorrei ricordare due aspetti diversi che mi legano particolarmente al nostro grande concittadino. Il primo fa riferimento al suo impegno politico e, in particolare, alla candidatura al Senato nel 1994, dove allora, in qualità di portavoce dei Verdi di Nola, accolsi con grande entusiasmo la proposta di una sua candidatura per il Collegio di Nola, in combinazione con Franco Manganelli per la Camera dei Deputati, che consentiva così di far partire, proprio da Nola, una splendida proposta politica di grande valore culturale ed etica. In tale contesto compresi immediatamente le qualità morali e le enormi capacità di ascolto di un grande maestro che, con immensa umiltà, si mise al servizio immediatamente del nostro territorio, ascoltando prima ancora di parlare, dialogando prima di scegliere, imponendo però un livello assoluto di moralità e di etica della politica non comune. Il secondo aspetto invece è intrinsecamente associato alla suo grande amore per Giordano Bruno e per la Nolana Filosofia e, in particolar modo, al grande entusiasmo con il quale ha accolto, fin dall’inizio, la nascita del Certame Internazionale Bruniano, che lo ha visto diverse volte protagonista di incontri con entusiasti ragazzi e docenti di filosofia di tutta Italia. Masullo mi ha sempre incoraggiato, prima a far nascere l’evento e poi a renderlo sempre più rilevante ed esteso, rimanendo sempre vicino all’Associazione Meridies, allora da me presieduta, al Liceo Classico “G. Carducci” di Nola e, in particolare, ai ragazzi. Aldo Masullo, infatti, apprezzava moltissimo la capacità che il certame bruniano ha di avvicinare i giovani a Giordano Bruno e alle sue opere. In tali occasioni ho avuto ulteriormente modo di comprendere l’importanza e l’attenzione che Masullo dava al dialogo con le giovani generazione ma, anche e soprattutto, l’entusiasmo e le riflessioni che le sue parole suscitavano tra i ragazzi.
Proprio partendo da Giordano Bruno, nel ricordare Aldo Masullo non posso non affiancarlo a un altro grande maestro che ci ha lasciato qualche anno fa: Aniello Montano. Molte sono le analogie che riscontro tra due grandi filosofi e amici come Masullo e Montano, oltre ovviamente l’amore per Bruno, quali la dirittura etica e morale, la capacità di rendere semplici e accessibili a tutti anche i concetti più difficili, l’estrema disponibilità, la moderazione nel linguaggio e il grande rispetto per l’individuo e il civile umano consesso.
Prendendo spunto proprio dalla filosofia di Giordano Bruno, nel suo ultimo lavoro dedicato al Nolano, Giordano Bruno. Maestro di anarchia (Edizioni Saletta dell’Uva, 2016), Masullo ci ha lasciato forse uno dei suoi più grandi insegnamenti, oggi più che mai attuale. Infatti, partendo dalla considerazione presente nel De infinito, universo e mondi che, come sottolinea Masullo, “l’idea della pluralità dei mondi ha il suo sostegno nell’esigenza di rendere possibile il dialogo”, dalla quale non può non derivare una “paritaria dignità degl’infiniti centri di soggettività, e la struttura problematica del tema dei ‘diritti umani’, in cui oggi pensiamo il nostro tempo, l’analogia è evidente”, tutto ciò mette in evidenza che “Bruno, nel suo tempo, ci è compagno, nel nostro tempo” e, quindi, oltre alla sua grande attualità, anche l’adesione a tale pensiero di Masullo, fautore di un diritto universale dell’uomo in quanto tale, nella sua individualità, che, in modo anarchico, nel senso di andare oltre gli stati nazionali, possa essere garantito realmente a tutti, al di là della nazionalità, religione, sesso e colore della pelle.
Voglio ringraziare inoltre Luigi Pasciari, Paolo Allocca e gli amici tutti dell’Associazione Bruniana Amici di Aldo Masullo, di cui mi onoro di farne parte, per l’impegno profuso in questi anni nel far incontrare il Nostro grande concittadino a numerosi ragazzi delle scuole del territorio e di avere sempre cercato di divulgarne il pensiero e la filosofia.
Mi piace infine chiudere questo piccolo ricordo di Aldo Masullo con le parole di un altro grande maestro della nostra città: Luigi Simonetti.
Quando muore un maestro, una parte del mondo muore, perché un vero maestro è come la terra che ci fa sentire il sapore del mondo, il senso del “vissuto”. Si sente la voce del silenzio, che parla della vita.
Grazie di tutto, Aldo Masullo.
di Angelo Amato de Serpis