Agenzia delle Entrate: continua la lotta incessante agli evasori
Con l’ultima spedizione siamo già a mezzo milione. Sono i contribuenti ai quali in questi giorni stanno arrivando le lettere dell’Agenzia delle Entrate per avvisarli che c’è qualcosa che non va nella loro dichiarazione relativa ai redditi 2014. In realtà tra questo mezzo milione di contribuenti la pattuglia più numerosa è composta da persone che per furbizia o per semplice dimenticanza non hanno presentato al fisco alcuna dichiarazione dei redditi percepiti.
È il caso di buona parte delle comunicazioni appena partite verso 65.000 contribuenti che avrebbero dovuto presentare la dichiarazione Iva per il 2014 ma che non risulta l’abbiano fatto, o che l’hanno presentata con errori. L’alert appena inviato dall’Agenzia dell’Entrate – per mail, nel caso si sia provvisti di posta Pec, o per raccomandata – è l’ultima chance per mettersi in regola senza incorrere in multe salate e lunghi contenziosi con il fisco. Basterà attivare la procedura prevista dal “ravvedimento operoso” (presentando la dichiarazione dimenticata o quella correttiva entro il 29 dicembre prossimo e pagando una mini-sanzione oltre alle imposte dovute) e tutto sarà a posto. Se invece il contribuente ritiene di essere già in regola potrà comunicarlo alle Entrate telefonando al numero 848.800.444.
LE COMUNICAZIONI
Le lettere inviate – spiega l’Agenzia guidata da Rossella Orlandi – servono ad avvisare «in anticipo» i contribuenti, della mancanza o degli errori nella dichiarazione, in modo da permettere di «controllare ed eventualmente correggere la propria posizione», assicurandosi «le sanzioni ridotte previste dal ravvedimento operoso». Ulteriori 190mila lettere sono state poi inviate per anomalie rispetto agli studi di settore e altre 20mila comunicazionihanno come destinatari cittadini che non hanno dichiarato tutte le plusvalenze, professionisti che non hanno denunciato tutti i compensi certificati dai sostituti d’imposta, e soggetti Iva con vendite dichiarate inferiori alle fatture comunicate al fisco dai clienti.
Soltanto la settimana scorsa sono state inviati 220mila alert preventivi ai contribuenti che, pur avendo più redditi da lavoro o da pensione così come risulta all’Agenzia in base ai dati raccolti per la «precompilata», non hanno presentato la dichiarazione oppure ne hanno dichiarato solo uno. Anche in questo caso, lo scopo delle comunicazioni è permettere il ravvedimento spontaneo.