Acerra: prima uscita pubblica del sindaco Lettieri
Prima uscita pubblica del neo sindaco di Acerra Raffaele Lettieri all’insegna della cultura e della tradizione. Il primo cittadino infatti ha partecipato questa mattina alla premiazione di circa 300 alunni delle scuole elementari e medie di Acerra, tra tremila scolari acerrani che hanno aderito al concorso scolastico “Tutti insieme dietro San Cuono”, titolo che ripercorre una serie di iniziative intraprese dal Vescovado di Acerra in questi mesi.Nel pomeriggio, il sindaco ha preso parte alla presentazione del libro “Conone e Conello di Iconio” scrittodalla dottoressa Maria Carolina Lettieried edito dal centro di cultura “Acerra Nostra”, alla presenza del Vescovo, Monsignor Giovanni Rinaldi. Di seguito la sintesi dell’intervento del sindaco Raffaele Lettieri: «Sono davvero contento che la mia prima uscita pubblica, da sindaco di Acerra sia, per una pura casualità, con voi, qui, questa sera, in occasione della presentazione del libro della Dottoressa Lettieri, un testo che celebra e ci avvicina alla nostra storia, alla nostra tradizione e ai fatti del nostro Santo Patrono, San Cuono.
Ringrazio vivamente l’associazione Acerra Nostra per aver sostenuto e accompagnato gli sforzi della dottoressa Lettieri nel raccogliere le fonti e nello scrivere il libro. Ed è per me motivo di onore partire nella mia attività pubblica di sindaco celebrando le attività di questa associazione e delle tante realtà culturali acerrane, come la Civica Scuola di musica “Sorrentino” ed il Civico Complesso Bandistico “Giovanbattista Pinna”, realtà impegnate in questi giorni in tanti eventi.
So che l’inno cantato questa sera al Santo Patrono sarà poi suonato durante la processione di martedì29 dalla Banda di Acerra e che la sera tornerà la vecchia tradizione del Concerto della Banda. C’èpoi la Settimana della musica ed il Concorso nazionale di chitarra che si svolge il 31maggio ed il primo giugno. E pur essendo impegnato nella campagna elettorale ho saputo dei successi che il museo di Pulcinella, ed i componenti dell’associazione Acerra Nostra, hanno ottenuto a Parma, accompagnando Pulcinella, nella sfilata delle maschere italiane. Con loro c’erano anche i musici diretti dal maestro Modestino De Chiara. Con voi Acerra ha rappresentato Napoli e la Campania. Da Acerrano sono stato molto onorato di tutto quanto che avete fatto e che continuerete a fare. Grazie davvero.
Ma torniamo al libro della Dottoressa Lettieri, perché al di là dell’interesse storico di voi studiosi, su di me ha fatto presa soprattutto la riscoperta di Conone e Conello come figure e modelli di cristianità, da venerare. E’ stato sicuramente un modo per approfondire il culto che unisce tutti noi acerrani, proprio in questi giorni che ci avvicinano alla ricorrenza dei santi Cuono e Conello.
Tutto questo rende, come sottolinea l’autrice, in fondo indifferente che Conone e Conello siano esistiti davvero. Conta la fede, la fede di un popolo che da sempre ha fatto voto al proprio santo patrono per affrontare ed essere difeso dalle calamità naturali, inondazioni, le eruzioni del Vesuvio che non hanno risparmiato la nostra Acerra nel corso dei secoli.
E la nostra Maria Carolina Lettieri, ha ancora più ragione quando scrive che questo rapporto intenso tra i santi Conone e Figlio e gli acerrani si ripropone oggi in una realtà intristita dalla crisi economica.da una conflittualità esasperata, da una litigiosità che ha reso difficili i rapporti non solo nell’ambito politico.
E quello della pacificazione proprio nei giorni in cui celebriamo i nostri santi patroni, in serate come questa in cui ci confrontiamo grazie al lavoro profondo di una delle figlie migliori di Acerra, la dottoressa Maria Carolina Lettieri, deve essere il filo conduttore, la stella polare del nostro cammino.
E questo sarà anche il mio impegno principale con la convinzione che come sottolinea nella prefazione il presidente di Acerra Nostra, questo libro è un invito a porre l’uomo al centro delle attività e degli obiettivi delle istituzioni amministrative, religiose e formative ma, mi si lasci aggiungere, da cattolico, c’è qualcosa in più: così come ci insegna la devozione a San Cuono, il padre educatore, genitore, ma anche padre di Conello come giustamente ricorda il nostro Vescovo, Monsignor Giovanni Rinaldi, solo se alziamo lo sguardo e riconosciamo nell’altro, in ciascuno altro, il Signore, il Cristo cui tutti apparteniamo, ha un senso mettere al centro l’uomo.
E’ questo l’impegno che assumo anche qui, devoto al nostro santo patrono: di tenere sempre alto lo guardo, consapevole che senza l’aiuto di Gesù Cristo e la fede nella nostra Chiesa, ogni sforzo è vano. E fu così anche per San Cuono che solo affidandosi al Signore potè trasformare il proprio sforzo, la propria abnegazione inmartirio.
Grazie ed auguri a tutti. Questa è la festa di San Cuono, la festa di tutti gli acerrani.