Abbruciamento foglie, Biancardi ” Necessaria ordinanza unica per tutti i comuni”
Nola – Prima ancora della legge, c’è la salute. E’ questo il principio da cui ripartire sin dai prossimi incontri. Un principio, però, anche da conciliare con le esigenze dei piccoli coltivatori che già vivono una situazione di precarietà economica. Il tema dell’abbruciamento delle sterpaglie è stato al centro del tavolo svoltosi ieri mattina presso il comune di Nola guidato dall’amministrazione del sindaco Biancardi che ha subito accettato l’invito al confronto sulla questione, formulato dal Forum degli ambientalisti.
Presenti anche il sindaco del comune di Roccarainola, Raffaele De Simone ed il rappresentante del comune di Carbonara, oltre alle forze dell’ordine. Il fenomeno dell’abbruciamento delle foglie è divenuto ormai nell’area nolana difficile da gestire. I fumi prodotti dalla combustione, infatti, creano non pochi problemi di carattere respiratorio in molti punti del territorio. Le amministrazioni comunali dal canto loro, fino ad oggi, non hanno potuto fare altro che mediare le varie esigenze in campo, dando la possibilità, in orari limitati e rispettando condizioni particolari, di poter procedere all’abbruciamento delle foglie
Oggi tutto questo non è possibile. La normativa in materia, come sottolineano le associazioni, sembra essere molto più chiara ed orientata nel senso di un divieto assoluto della pratica dell’abbruciamento. Al tempo stesso, però, occorre anche ascoltare le esigenze delle piccole aziende agricole, rappresentate al tavolo dal rappresentante della Coldiretti, Antonio Napolitano. Il problema visto da questa prospettiva è di carattere economiche. Le pratiche alternative all’abbruciamento, così come è stato spiegato, inciderebbero in negativo sul reddito delle aziende agricole del territorio ( per lo più produttori del nocciolo) almeno del 15%. Ed in una fase di recessione e di forte contrazione del mercato, dove i bilanci già sono in rosso, questo ulteriore peso potrebbe essere fatale.
Non la pensano così le associazioni degli ambientalisti che addirittura hanno argomentato che con pratiche alternative, ad esempio, l’utilizzo delle sterpaglie e del fogliame come concimi si potrebbero produrre per gli stessi coltivatori, importanti vantaggi in termini di risparmio sull’acquisto dei concimi chimici.
Posizioni, anche di merito, profondamente distanti. Se però la normativa esclude la possibilità dell’abbruciamento si dovrà anche mettere al centro della discussione il tema delle compensazioni da assegnare agli stessi coltivatori. Una cosa è certa: i comuni dovranno assumere una posizione omogenea. “Ritengo che nel prossimo incontro – ha dichiarato il sindaco di Nola, Geremia Biancardi – dovranno essere sensibilizzati ulteriormente anche gli altri sindaci del territorio, perché è motivo di buonsenso, visto che i nostri comuni sono legati l’un alll’altro assumere una posizione omogenea. Il mio intendimento è quello che la legge vada osservata nella sua totalità, ma al tempo stesso, nei limiti del possibile, prendere anche in considerazione le esigenze dei nostri piccoli coltivatori. La nostra amministrazione comunale è già da tempo impegnata su questo tema per poter addivenire ad un’ ordinanza completa che rispetti a pieno lo spirito della legge vigente in materia”.