Oggi ricorre la giornata mondiale per la consapevolezza dell’autismo

Ricerca, conoscenza e diagnosi precoce. Queste le parole chiave della Giornata mondiale per la consapevolezza dell’autismo, che il Bambino Gesu’ di Roma celebra con un convegno organizzato dal reparto di Neuropsichiatria infantile dell’ospedale pediatrico, dall’Istituto superiore di Sanita’ e dall’Associazione nazionale genitori di soggetti autistici. “L’autismo e’ un disturbo drammatico che cambia l’organizzazione interna della famiglia e affrontarlo, per fortuna, non piu’ in maniera solitaria come un tempo, e’ importantissimo – afferma il professor Stefano Vicari, responsabile di Neuropsichiatria infantile del Bambino Gesu’ -. Questa giornata ci consente di avvicinare un numero sempre piu’ alto di persone e gia’ il poterne parlare e’ un gran risultato. Oggi siamo in grado di fare una diagnosi in tempi precocissimi, tra i 18 e i 24 mesi di eta’, il che aumenta notevolmente le possibilita’ di recupero. Quindi, se l’autismo e’ un disturbo cronico, e’ anche vero che le capacita’ adattive dei ragazzi che ne sono affetti possono migliorare notevolmente se si interviene precocemente”. Secondo gli ultimi studi, un bambino ogni 68 presenta un disturbo dello spettro autistico, ma l’Italia ancora non possiede un registro scientifico sull’argomento: “Secondo la mia esperienza di clinico – continua Vicari – oggi e’ piu’ facile fare diagnosi ma essendo aumentati i fattori di rischio (la prematurita’, l’esposizione ad agenti inquinanti in gravidanza e l’eta’ avanzata del papa’) credo che negli ultimi anni il disturbo sia aumentato”. Prima uscita pubblica dell’Aira (Associazione italiana ricerca autismo), nata circa un mese fa con lo scopo di supportare la ricerca scientifica ‘Evidence based’ sui disturbi dello spettro autistico: “L’associazione riunisce i maggiori ricercatori ed esperti dell’autismo – afferma la neurobiologa Maria Luisa Scattoni – che hanno deciso di fare rete con un unico intento: fungere da supporto non solo per la ricerca ma anche per i genitori”.

 

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