Nola, slitta la discussione su Campania Felix

Nola – La questione del debito fuori bilancio di Campania non sarà inserito all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale: occorrerà ancora attendere. E’ questa l’ultima novità relativa all’ex partecipata del comune di Nola che vanta un credito nei confronti dell’ente di piazza Duomo di circa 2 milioni e 700 mila euro. “Approfondendo la questione – afferma il capogruppo di Forza Italia, Roberto De Luca – è necessario prima del riconoscimento del debito fuori bilancio, il bilancio di previsione”.

Dunque per la soluzione della vicenda sarà necessario un extra time. Ormai appare chiaro il percorso da intraprendere: fallita la transazione proposta dal comune di Nola, si va verso il riconoscimento per intero del debito fuori bilancio. Il credito di cui vanta la società nei confronti del comune è di circa  due milioni e settecentomila euro. L’amministrazione comunale era disposta a pagare per l’appunto una transazione pari ad un milione e ottocentomila euro: tutta la sorta capitale esclusi gli interessi.

 Il comune di Tufino, socio di maggioranza della società, ha però respinto la proposta attraverso il commissario prefettizio che attualmente è alla guida dell’ente. Rispetto a questa roadmap per la definizione della vicenda è arrivato un ostacolo di natura tecnica. Il capo che a quanto pare era stato già predisposto per il prossimo consiglio comunale, fissato per il 27 marzo, sarà rinviato. Per il riconoscimento del debito fuori bilancio occorre prima l’approvazione del bilancio di previsione.

 Nel frattempo sulla vicenda l’opposizione chiede chiarezza. “ La documentazione al momento è incompleta – afferma il capo gruppo del nuovo centro destra  Carmela Scala – a mancare è il parere dei revisori dei conti “. Scala invita inoltre a scindere la questione del debito in sé e quella dei lavoratori. “Le due cose non vanno confuse anzi vanno mantenute distinte. Inoltre va precisato con chiarezza, visto che si tratta di una somma consistente, in quale capitolo vengono presi i soldi o da quale vengono stornati”

Una buona parte del debito in questione riguarda le spettanze degli ex lavoratori della società, sempre più preoccupati per l’allungamento dei tempi di riscossione. 

“Voglio ribadire – replica il sindaco Biancardi – che si tratta di un debito che viene da lontano e che noi stiamo cercando di risolvere. I lavoratori dal 2009 (da quando si è insediata la giunta Biancardi) ad oggi non avanzano nessuna spettanza.

Gli ex dipendenti della partecipati (oggi operatori dell’attuale società aggiudicatrice dell’appalto) sono giustamente preoccupati anche perché in diversi casi molte rate di finanziarie che gravavano sulle proprie buste paghe non sono state ottemperate causando situazioni di difficoltà e disagio.

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