Berlusconi, ultimo giorno a Cesano

«L’incontro con la Sacra Famiglia di Cesano Boscone, il tempo passato con i malati, con i volontari, con gli operatori sanitari e sociali è stata un’esperienza toccante e ha rappresentato una pausa di serenità. Per questo intendo continuare questa esperienza e questo impegno», lo ha detto Silvio Berlusconi al termine dell’ultima giornata trascorsa alla Sacra Famiglia di Cesano Boscone, dove il 9 maggio scorso aveva iniziato il periodo di affidamento in prova ai servizi sociali con i malati di Alzheimer. «Il tempo passato con i malati, con i volontari, con gli operatori sanitari e sociali è stata un’esperienza toccante e ha rappresentato una pausa di serenità. Per questo intendo continuare questa esperienza e questo impegno». ha aggiunto l’ex premier.

 
L’ultimo giorno di Silvio Berlusconi alla Sacra Famiglia di Cesano Boscone è iniziato secondo copione. Venerdì mattina l’auto dell’ex premier, anticipata dalla scorta, ha fatto ingresso nella casa di cura alle 9 in punto per scontare le ultime 4 ore di affidamento in prova ai servizi sociali, effetto della condanna definitiva per frode fiscale nel processo Mediaset. All’una e mezza del pomeriggio l’ex premier è ripartito, salutando con un gesto della mano ma senza fermarsi all’esterno dell’istituto. Come già accaduto il 9 maggio, quando Berlusconi varcò i cancelli per la prima volta, ad attenderlo c’era una folla di giornalisti, fotografi e sostenitori arrivati da tutta Italia per salutarlo. «Ma non ci sarà nessun saluto particolare, nessun festeggiamento. Per noi è un giorno come un altro», ha commentato laconico il portavoce della Sacra Famiglia. Tuttavia, quando l’ex premier è sceso dall’auto appoggiandosi a una stampella, portava con sé un sacco: probabile che contenesse regali per gli ospiti della struttura. Malgrado l’infortunio, Berlusconi era di buonumore: si è fermato a salutare il personale, mostrando la sua consueta ilarità.
 
L’ultimo giorno di Silvio Berlusconi alla Sacra Famiglia di Cesano Boscone è iniziato secondo copione. Venerdì mattina l’auto dell’ex premier, anticipata dalla scorta, ha fatto ingresso nella casa di cura alle 9 in punto per scontare le ultime 4 ore di affidamento in prova ai servizi sociali, effetto della condanna definitiva per frode fiscale nel processo Mediaset. All’una e mezza del pomeriggio l’ex premier è ripartito, salutando con un gesto della mano ma senza fermarsi all’esterno dell’istituto. Come già accaduto il 9 maggio, quando Berlusconi varcò i cancelli per la prima volta, ad attenderlo c’era una folla di giornalisti, fotografi e sostenitori arrivati da tutta Italia per salutarlo. «Ma non ci sarà nessun saluto particolare, nessun festeggiamento. Per noi è un giorno come un altro», ha commentato laconico il portavoce della Sacra Famiglia. Tuttavia, quando l’ex premier è sceso dall’auto appoggiandosi a una stampella, portava con sé un sacco: probabile che contenesse regali per gli ospiti della struttura. Malgrado l’infortunio, Berlusconi era di buonumore: si è fermato a salutare il personale, mostrando la sua consueta ilarità.
 

La presenza di Berlusconi all’ultimo appuntamento con gli anziani malati di Alzheimer del reparto San Pietro di Cesano era stata in forse fino all’ultimo. Colpa della frattura al malleolo che, a fine febbraio, si è procurato proprio all’interno della struttura della Sacra Famiglia mentre scendeva dall’auto nel cortile. L’ex cavaliere aveva appoggiato male il piede su un tombino, ma inizialmente non aveva capito di aver preso una storta. Testimoni raccontano che, il venerdì successivo, quando è tornato a Cesano accusando ancora dolori al piede, ha voluto ripercorrere la strada fatta. Ha visto il tombino traballante e si è convinto a rivolgersi ai medici per degli accertamenti alla clinica Madonnina di Milano che gli hanno imposto l’uso delle stampelle. Lo sconto di pena di 45 giorni è stato concesso dal giudice del Tribunale di sorveglianza di Milano Beatrice Crosti per il «ravvedimento» dell’ex premier dopo l’attacco alle toghe durante il processo a Napoli contro Valter Lavitola, ma anche perché ha svolto «l’attività di volontariato in modo serio e apprezzato dagli operatori». In questi dieci mesi, il servizio di Berlusconi con gli anziani si è svolto tranquillamente, senza problemi particolari. Non mancano però gli episodi e le indiscrezioni filtrate dalla cortina di segretezza imposta ai dipendenti della struttura. Come quando l’ex premier ha cantato per gli anziani, nel periodo natalizio, facendosi accompagnare al pianoforte dall’amico Fedele Confalonieri. «Tutto previa autorizzazione del Tribunale», puntualizzano alla Sacra Famiglia.

 

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