Case sicure per i bimbi, dal ministero della Salute una guida anti-incidenti
L’ambiente domestico, che dovrebbe essere il più protettivo e sicuro per un bebè o un bambino, può nascondere invece molte insidie e pericoli che potrebbero causare incidenti. Eventi però prevedibili e prevenibili – sottolinea il ministero della Salute – se gli interventi sono finalizzati ad eliminare o almeno a ridurre i rischi che però devono essere conosciuti e, conseguentemente, stimolare l’adozione di comportamenti idonei. E’ questo l’obiettivo della guida ‘Bambini sicuri a casa’ curata dal dicastero e dedicata ai genitori e non solo. Per ridurre i rischi da incidente domestico a pochi mesi di vita (caduta, asfissia-annegamento, ustione) le misure di prevenzione suggerite dagli esperti vanno dal non lasciare mai solo il piccolo sul fasciatoio o su piani elevati, alle indicazioni sulle sbarre del lettino che non devono avere un’altezza inferiore a 75 centimetri.
Appena nato, prima di iniziare qualsiasi operazione complessa – riporta la guida pubblicata sul sito del ministero – ad esempio il cambio del pannolino, è necessario avere tutto a disposizione; non rispondere ai campanelli (di casa, del telefono, del cellulare) fino a impresa ultimata. L’acqua del boiler deve essere a temperatura inferiore a 50 gradi centigradi per evitare spiacevoli effetti ‘gambero’ in caso di bagnetto a temperatura superiore. E’ consigliata almeno la ‘prova gomito’ prima che l’acqua tocchi il pargoletto. Ugualmente gli esperti raccomandano la ‘prova dorso della mano’ per gli alimenti e i liquidi del biberon. In auto il bambino fino a tre mesi va fatto sedere su un seggiolino omologato, idoneo per l’età, posizionato secondo le indicazioni delle norme sulla sicurezza stradale. Infine, in macchina il bambino non si lascia mai solo.
A 9 mesi il bimbo tende ad aggrapparsi, prende piccoli oggetti, li lascia cadere o li scaglia. Gattona e quindi può raggiungere qualsiasi trappola. Quindi vanno bloccati i mobili bassi e le serrature. Il girello – chiosano gli esperti – non va usato, senza se e senza ma. Le tende possono rappresentare un pericolo perché il bambino per alzarsi può tirarle a sé: evitate di lasciare il bimbo incustodito e bisogna accertarsi che le tende siano robuste e fissate.
A 18 mesi il bambino sta seduto su una sedia. Utilizza una matita. Indica figure interessanti del suo libro. Costruisce torri con due-tre cubi. Abbraccia la bambola preferita. Obbedisce a semplici comandi. Si occupa di tutti i rami del sapere e della conoscenza. Secondo il ministero della Salute, “non è ancora il momento di regalare macchinine, bamboline, perline: probabilmente sono molto buone, considerato che facilmente i pezzi (bottoni, piccole parti in plastica e stoffa) finiscono in trachea. Lasciamo queste cosucce in negozio – chiosano gli esperti – Attenti anche agli alimenti non idonei come arachidi, chicchi di uva, pomodorini, caramelline dure o gommose, carote crude, pezzettini e semi di mela, prosciutto crudo, wurstel: possono finire in trachea e causare soffocamento”. “Anche molte piante da appartamento sono velenose (come le stella di Natale, il ciclamino, l’oleandro e il ficus) – osserva il ministero – meglio evitarle”.
Quando arriva a 2-3 anni il bimbo è in grado di aprire i cassetti, svita e apre recipienti. Infila perline. Fa domande. Va in triciclo. Gira le pagine del suo libro e nomina le figure. Conosce il proprio nome. “Servono i cancelletti – suggerisce la guida del ministero – per le scale, usare i paraspigoli, fissare le librerie al muro, chiudere a chiave i cassetti: aperti possono rappresentare ottime scalette per arrampicarsi”. Al bambino vanno insegnati i principali simboli di pericolo presenti sulle etichette e come interagire in sicurezza con gli animali domestici.
Infine, tra i 4-6 anni il piccolo è ormai indipendente. “La bicicletta va benissimo, se usata in giardino o in un parco chiuso, ma sempre con il casco – suggeriscono gli esperti – Al bambino va spiegato bene il pericolo d’indigestione legato all’alcol e ad alimenti pericolosi per il suo metabolismo”. Il giardino, il garage, la strada o la piscina sono altrettanti parchi giochi, ma se l’adulto deve comunque essere presente e attento.