Conte: ‘Nessun rischio dimissioni, io responsabile’
“Non c’è stato alcun rischio di mie dimissioni: sono una persona responsabile, soprattutto nei momenti difficili. Questo lo è. Ho preso un impegno importante e intendo rispettarlo. Ho accettato, perché volevo essere il primo ct meridionale, non me ne sono pentito”. Il ct azzurro Antonio Conte, in un’intervista a Repubblica, parla così del calcio italiano in crisi e dei rapporti sempre più tormentati con i club. E rispedisce al mittente le voci di un suo addio alla panchina azzurra. Sul caso degli stage della Nazionale, dopo che la Figc ha deciso di annullare la ‘due giorni’ fissata per questo mese anche a causa dell’indisponibilità di diversi club, il ct ha ribadito che “i capricci ho smesso di farli da bambino”. “Se la A portasse squadre in finale di Champions sarei contentissimo così”, spiega. “La collaborazione con i club – aggiunge Conte – deve essere reciproca. Io ho mostrato grande disponibilità, ne aspetto altrettanta”. “Per scimmiottare il ‘tiki-taka’ – ammette il ct, entrando nel merito di disquisizioni tattiche – trascuriamo il nostro dna, che è fatto di sacrificio e cultura del lavoro. Molti Paesi in Europa ci stanno davanti. Non abbiamo toccato il fondo, ma si può peggiorare. Non mi definisco un selezionatore, voglio allenare”. Sul calendario troppo lungo, Conte ribadisce che, per gli Europei, “la stagione deve finire il 15 maggio. Ma si deve spalmare la Coppa Italia con una partita al giorno?”. Infine, Conte conferma la propria presenza a Sanremo, per assistere al festival. “Sono un appassionato di musica italiana – rivela -. Mi piace contare Ramazzotti, Antonacci, Ligabue, anche se da quando alleno ho la voce distorta”.