Nola, convegno cardiologia: a breve l’apertura dell’emodinamica al Santa Maria della Pietà
Nola – I temi della cardiologia e i nuovi servizi che saranno attivati a breve con il reparto di emodinamica in civile di Nola Santa Maria della Pietà, al centro del convegno promosso l’altro giorno dalla parrocchia della chiesa del Carmine.
Nel corso della tavola rotonda il dottor Luigi Caliendo, primario del reparto di cardiologia del nosocomio cittadino, ha evidenziato i rischi provocati dalle patologie cardiovascolari ma anche le nuove prospettive di cura e di intervento che si andranno a realizzare a breve per gli utenti del territorio. “ Gli infarti restano la prima causa di morte nel mondo occidentale- afferma Caliendo – Solo in Italia nell’ultimo anno sono stati stimati circa 50.000 casi. Nei casi di infarto, è fondamentale arrivare il prima possibile al pronto soccorso più vicino poiché le prime ore sono quelle più importanti in cui bisogna agire. I fattori che costituiscono come conseguenza l’infarto si dividono in: fattori di rischio modificabili e non. Appartengono ai fattori modificabili le seguenti cause: fattori ambientali, alimentari, l’ansia, il fumo e il consumo sbagliato del sale da cucina, il cui valore giornaliero dovrebbe essere pari a 10 gr ma di cui facciamo un uso tre volte il valore consigliato, poiché tendiamo a salare anche cibo già pre-salato. Appartengono invece ai fattori non modificabili: l’età – nei soggetti non più giovani -, l’ereditarietà e la familiarità. Bisogna dunque intervenire sull’alimentazione e sullo stile di vita per allentare i fattori di rischio. E’ importante tenere sotto controllo anche i fattori quali diabete e colesterolo, problemi che sono cresciuti in quanto percentuale sulla popolazione negli ultimi quarant’anni , del quale esistono ben due forme: il colesterolo buono e quello cattivo ed è proprio questo che ovviamente dobbiamo temere. “ L’ospedale civile di Nola Santa Maria della Pietà, ha un’ utenza di circa 500.000 abitanti Un dato rilevante che ha spinto lo stesso Caliendo a profondere il massimo impegno affinché il reparto di Cardiologia venisse ampliato nella struttura e nei servizi. Impresa che sembra essere giunta a buon fine: mancano solo le autorizzazioni ed entro la fine di febbraio, il reparto accoglierà nuove tecniche come l’emodinamica, defibrillatori in grado di individuare le aritmie del muscolo cardiaco e la coronografia. Ciò farà sì che il paziente potrà godere di tutti i trattamenti clinici di cui ha bisogno senza ricorrere a pericolosi trasferimenti in altri ospedali, così come si è fatto sino ad oggi, in diversi casi risultati purtroppo fatali.
di Martina Luongo