Vidal: ” Alla Juve mi sento a casa, non penso alle voci di mercato “

Resto, a meno che… Arturo Vidal rinnova il suo amore per la Signora («Alla Juve mi sento come a casa»), senza però chiudere la porta in faccia alle sue spasimanti: «Il Manchester City? Certe voci sul mio futuro ci sono sempre – dice a Radio Cooperativa -, ma io non ci penso, ho una persona che si occupa di queste cose». Il riferimento è al suo agente, Fernando Felicevich, l’estate scorsa avvistato più di una volta nella città di United e City. Il tormentone può insomma ricominciare, ammesso che fosse finito.
 
 
A giugno la Juve proverà a fare cassa cedendo Vidal: base d’asta 35-40 milioni, qualcosa in meno rispetto a un anno fa. Già, perché l’avvio di stagione del cileno non è stato all’altezza delle aspettative. E il suo cartellino si è un po’ svalutato: «Il problema al ginocchio mi ha rallentato – ammette Re Arturo -. Il dottore mi aveva avvertito che il fastidio sarebbe continuato per due o tre mesi. Ho giocato nonostante il dolore, ma adesso mi sento quasi al meglio».
 
Per l’eventuale dopo-Vidal non c’è soltanto Pereyra. L’ad Marotta ha infatti bloccato la mezzala del Boca Juniors Tomas Pochettino. «Sono incantato dalla possibilità di giocare con la Juve», ha detto il 18enne argentino. Ieri era a Sorrento (la città dei suoi avi) per il passaporto italiano, oggi sarà a Torino per le visite e la firma, dopodiché andrà probabilmente in prestito al Sassuolo.
 
Ma domani è già campionato, con la Juve che cerca a Firenze la quinta vittoria consecutiva e intanto la vendetta (sportiva, s’intende) del 4-2 subìto l’anno scorso al Franchi. Padoin, Pereyra e Morata dovrebbero rimpiazzare Lichtsteiner (squalificato), Marchisio e Llorente. E chissà che non possa riposare anche Tevez. Allegri non lo dirà mai, ma i viola non sono al centro dei pensieri bianconeri: la priorità è battere l’Atletico Madrid martedì allo Stadium, possibilmente con due gol di scarto per accedere agli ottavi di Champions da testa di serie. «Noi e la Roma abbiamo buone possibilità di passare il turno», sentenzia il tecnico bianconero.

 

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