Inter, Thohir incontra Mancini: Cesar il vice del nuovo tecnico?
Mancio-ET, buona la prima. Ieri all’ora dell’aperitivo, dopo che il tycoon, sbarcato nella prima mattinata a Milano, ha messo a punto gli ultimi preparativi per l’assemblea dei soci di stamane (alle 10.30 all’hotel Westin Palace: si parlerà di ricapitalizzazione e si procederà anche alla nomina dei 3 membri del Cda di casa Moratti) e lo jesino diretto il terz’ultimo allenamento pre-derby, in programma nel pomeriggio ad Appiano.
Ma, dopo i contatti telefonici degli ultimi 7 giorni, Erick Thohir e Roberto Mancini si sono, finalmente, incontrati vis a vis all’hotel Armani, abituale quartier generale del tycoon, giusto per approfondire la conoscenza e fare il punto della situazione in vista del secondo debutto dello jesino sulla panchina dell’Inter. Nel primo esordio (l’11 settembre del 2004) il Mancio non andò oltre il 2-2, sul campo del Chievo Verona e in rimonta. Ma per domenica sera l’imperativo è puntare al bottino pieno, malgrado l’alto coefficiente di difficoltà dell’avversario di turno, il Milan di Inzaghi, e qualche contrattempo di troppo nel recupero degli infortunati.
Per l’impegno con i cugini rimane, infatti, in forte dubbio il Profeta Hernanes, parzialmente in gruppo nella seduta di martedì, ma a parte negli ultimi due giorni e recuperabile, nella migliore delle ipotesi, soltanto per la panchina. Per Mancini (ieri in città l’ex Aparecido Cesar, possibile nuovo vice del tecnico) scelte obbligate o quasi a centrocampo, ovviamente a rombo per l’occasione, con Kovacic, Guarin e Kuzmanovic sicuri dei tre posti da trequartista e mezzali e con M’Vila (in netto vantaggio) e Obi a giocarsi l’ultima maglia disponibile.
In attacco, certo di un posto Maurito Icardi, già a 7 gol in campionato e a caccia del suo primo centro in un derby, toccherà di nuovo a Rodrigo Palacio, a segno nella stracittadina pre-natalizia dell’anno scorso ma ancora a secco in stagione (panchina per Osvaldo).
In difesa, invece, tre i punti fermi nel nuovo scacchiere a 4 del Mancio: Nagatomo sull’out di destra, Ranocchia in mezzo e Juan Jesus, da centrale o terzino sinistro. A giocarsi l’ultima maglia disponibile, infatti, Dodò e Vidic, con il brasiliano in vantaggio sul serbo.