Serie A Milan Palermo 0-2, fischi a San Siro. Inzaghi: “Colpa mia”

C’erano meno di 30 mila tifosi a San Siro, ma i pochi rimasti alla fine della partita hanno subissato di fischi il Milan sconfitto dal Palermo. Scene simili erano rare quando giocava, e alla prima contestazione da allenatore Filippo Inzaghi fa “mea culpa” spiegando che “a volte queste scoppole fanno bene”. “No, non è stata una serata da incubo – ha commentato l’allenatore rossonero – questo è il calcio. Facciamo mea culpa, faccio mea culpa perché sono il primo responsabile. Ora devo capire cosa ho sbagliato, la squadra deve essere lasciata crescere in pace. E’ una batosta che fa male ma ci rialzeremo. Complimenti al Palermo. La crescita passa anche attraverso partite così difficili”.

Inzaghi ha ammesso che “c’è stato un passo indietro”, spiegando che forse la squadra è stata “scombussolata” dall’infortunio di Alex, al posto del quale “Zapata è entrato a freddo e ha sentito subito un dolorino”. Ma non c’è spazio per alibi, né l’allenatore punta il dito contro il colombiano. “Non mi piace dare colpe a nessuno. Quando perdi così è facile dare la colpa un po’ a tutti ma non dobbiamo cadere in questo tranello”, ha chiarito l’ex attaccante sottolineando che “il Milan ha fatto tante cose positive, ma non questa volta. Probabilmente ci eravamo tutti un po’ illusi. Ma sapevo che sarebbero arrivati anche momenti difficili e che sarebbe stato difficile riportare il Milan a un certo livello, perché veniamo da un ottavo posto e abbiamo cambiato molto. Vedo che anche altre squadre faticano senza aver cambiato allenatore e tanti giocatori”. “Ora rimbocchiamoci le maniche. Pensiamo alla trasferta con la Sampdoria, è un’opportunità perché vincendo contro la terza in classifica torneremmo al posto giusto – ha aggiunto Inzaghi – Ci sono tempo e punti a disposizione”.  

Intanto ne ha conquistati tre molto preziosi il Palermo. “Siamo un po’ più tranquilli, ma il campionato è ancora lungo”, ha sorriso Paulo Dybala, l’eroe della serata del Palermo, ribattezzato Paolino dal suo allenatore, Beppe Iachini. “Dybala ha le credenziali per giocare in una grande squadra”, ha garantito Iachini, che da allenatore non aveva mai battuto il Milan: “Abbiamo continuato a giocare e credere nel nostro lavoro. E’ stato un premio per quello che i ragazzi hanno fatto finora, meritavano qualche punto in più. Ma dobbiamo continuare a lavorare sodo per crescere ulteriormente”. 

 

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