Bufera su Balotelli, addio sempre più vicino

 L’ennesima partita inguardabile, l’intempestivo scambio di maglia che gli costerà una multa salata, la scollatura con il suo manager, le scommesse sulla sua inevitabile cessione: la crisi di Mario Balotelli appare sempre più irreversibile. Ora anche Brendan Rodgers, fino a ieri il suo più strenuo difensore, non pare più disposto ad aspettarlo.
    Contro il Real Madrid lo ha lasciato in campo solo un tempo, il primo. Una sostituzione che suona come un’irrimediabile bocciatura. “La sua sostituzione è stata puramente tattica – le parole del manager dei Reds nel post-partita -. Avevamo bisogno di più movimento al centro e Adam (Lallana, subentrato a Balotelli, ndr) è stato instancabile. Per noi al Liverpool è il minimo che chiediamo, lavorare per la squadra e pressare”. E magari anche evitare di scambiare la maglia anzitempo, peggio ancora quando il punteggio è sfavorevole. Come contro il Real Madrid, quando Mario ha scambiato la maglia con Pepe prima dell’intervallo. Un gesto che, nel mondo (calcistico) anglosassone, è considerato irrispettoso verso i tifosi.
 
Un episodio analogo era già successo l’anno scorso, in occasione della gara di campionato contro il Chelsea, quando due Reds, Mamadou Sakho e Philippe Coutinho, avevano scambiato le rispettive maglie con gli avversari prima del triplice fischio finale. Entrambi i giocatori erano stati multati, e la stessa sorte attende Balotelli. “E’ esattamente la stessa cosa – la conferma di Rodgers -. Come l’anno scorso, anche questa volta lo gestiremo internamente. Non sono contrario per principio, ma se uno vuole scambiare la maglia lo fa alla fine della partita”.
    Decisamente più pesanti le bordate indirizzate a mezzo stampa a Balotelli da due ex leggende di Anfield: Phil Thompson lo ha definito “una disgrazia, irrispettoso”, mentre Graeme Souness ha fatto sapere che ai suoi tempi l’indolenza di Mario gli sarebbe costata “qualche ceffone nello spogliatoio”. Senza più alleanti, Mario è solo, assediato, e c’è già chi si affretta a scommettere su un’imminente addio, a meno di due mesi dal suo sbarco in Premier League. La sua permanenza ad Anfield, nonostante il contratto di quattro anni, è ormai appesa ad un filo: se la sua partenza a gennaio e’ data 6 a 1, il suo addio a fine stagione e’ abbassato addirittura a 2 a 1. “Solo un miracolo lo può salvare”, ha dichiarato un portavoce dell’agenzia Ladbrokes.

 

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