Euro 2016: Italia aspetta l’Azerbaigian, Pirlo torna a centro progetto
L’Italia di Antonio Conte scenderà in campo stasera al Barbera di Palermo per affrontare l’Azerbaigian nella seconda gara di qualificazione ad Euro 2016.
Non esistono partite facili. Il refrain che Antonio Conte amava ripetere quando vinceva scudetti a raffica con la Juve fatica a diventar buono anche per l’Azerbaigian, seconda partita di qualificazione a Euro 2016 in programma oggi, a ridosso della trasferta di Malta. Eppure il ct azzurro non molla la presa, chiede di ”giocarsela dal 1′ al 95′ perché queste partite all’apparenza ‘facili’ sono vita, servono a vincere il girone”. E per questo prima della sfida ai modesti azeri non rinuncia a un abbraccio portafortuna della figlia, Vittoria appunto. Il fermo immagine a bordo campo dell’allenamento – il ct con la tuta Italia e in braccio il suo personale e amatissimo ‘amuleto’ (”era con me dal primo giorno a Bari”, disse all’esordio) – sostituisce la foto di un mese fa, quella dell”azzurro’ Lotito. E riporta al centro la voglia irrefrenabile di vittoria del commissario tecnico che sta male anche solo se pareggia. ”Con le prime due partite abbiamo acceso una fiammella: ora dobbiamo continuare ad alimentare questa passione”, sottolinea, al fianco il ritrovato Pirlo che ironizza (”come l’ho trovato? Diverso, più rilassato…”). La passione e’ quella della gente, tutto esaurito anche a Palermo dopo Bari, ma soprattutto dei suoi azzurri di poca fama e tante fame. Di Pellè dopo Immobile e Zaza, per intendersi. ”Avevo detto dopo Oslo che voglio il fuoco dentro da chi viene qui: in questo senso sono sereno, ho subito ritrovato la voglia giusta, la capacità di capire cosa vogliamo fare in campo. Tutti sanno che dovranno giocarsela dal 1′ al 95”’.
Tra i ‘ritrovati’ c’è Andrea Pirlo: fa 113 volte azzurre, una più di Zoff: prima del Brasile aveva detto che si sarebbe ritirato, a Mondiale in corso aveva fatto la prima conversione (”ci potrei ripensare”), a uova rotte si era detto disponibile in caso servisse. Ora il regista torna al centro del progetto azzurro, sono bastati i 70′ di Juve-Roma dopo un inizio stagione da infortunato: ”Solo a Conte avrei potuto dire sì: con lui ci divertiremo e vinceremo”. Ne sono convinti gli advisor in corsa per il nuovo marketing della federcalcio: dei cinque iniziali sono rimasti Rcs, Infront e Swissone, a breve la decisione.
L’ultimo quadriennio ha fruttato alla federazione 120 milioni di entrate. A dare una spinta ai ricavi, dovrà pensare la ”nuova voglia” azzurra, avvertita da Pirlo: oltre alla sua classe, il regista offrirà all’Italia la consapevolezza di cosa voglia dire giocarsela fino in fondo, sempre, comunque: ovvero di essere un giocatore di Conte. Anche se di fronte c’è l’Azerbaigian. ”Non voglio sentir parlare di un girone facile nel quale si qualificano in due e c’e’ pure una possibilità per la terza”, avverte Conte, riepilogando la nuova formula della qualificazione a Euro 2016: ”Io a quella qualificazione voglio arrivarci prima possibile, e da primo”. Rispettare il pronostico contro gli azeri allenati da Vogts e lunedì a Malta vorrebbe dire arrivare al match di novembre a Milano contro la Croazia a punteggio pieno. ”Ma attenzione: le partite facili sono tali solo alla fine, quando le hai vinte…”.
Perciò ancora palla a Immobile-Zaza coppia d’attacco, con Florenzi e Marchisio ai lati di Pirlo centro del gioco. Nel 3-5-2, la vicinanza dell’impegno con Malta impone un mini-turn over degli esterni: dovrebbe toccare a Darmian-Pasqual.
Poco conta che il ct degli azeri Berti Vogts parli di una nazionale acerba e per emozionarsi debba tornare indietro con la memoria a quell’ItaliaGermania4-3 (”l’arbitro ci sfavorì..”, dice a sorpresa neanche fosse uno Juve-Roma qualunque); e ancor meno che i ragazzi del Caucaso siano solo al 95esimo posto del ranking Fifa. Ad Antonio Conte interessa una sola classifica, quella della sua Italia.