Polo Universitario San Giovanni a Teduccio, Caldoro: “Un grande gioco di squadra”

“Siamo davanti ad un’opera particolarmente rilevante non solo per lo sviluppo del polo scientifico dell’Università di Napoli, ma anche e soprattutto per i risvolti economico-sociali che deriveranno dalla realizzazione di tali padiglioni. Insediare in un’area della città oramai abbandonata, quella che ospitava gli stabilimenti della Cirio, i laboratori tecnico-scientifici della Federico II significa cambiare il destino dei cittadini della zona. La realizzazione della cittadella universitaria si integra con il Grande progetto  per la Riqualificazione urbana area portuale Napoli Est, che vale 206 milioni di euro e accelererà il processo della rinascita della zona. Grazie all’investimento pubblico saranno realizzate 170 postazioni di lavoro, di cui 60 per ricercatori senior e 110 open space.”

Così l’assessore ai Lavori pubblici della Regione Campania  Edoardo Cosenza delegato del presidente Caldoro ai Grandi progetti.

“E’ un altro passo in avanti  – aggiunge il vicepresidente della Regione Campania con delega all’Università Guido Trombetti – nella  fase operativa dei lavori di completamento del Campus nel quartiere di San Giovanni a Teduccio.  Il Campus vedrà la collaborazione tra Università, CNR ed imprese fornendo ai giovani studenti universitari una straordinaria ed irripetibile occasione di alta formazione. L’intervento valorizzerà il dialogo tra ricerca ed impresa e un’area del territorio cittadino sempre più strategica.”

“Il bando per il completamento del polo tecnologico di San Giovanni  – commenta Gaetano Manfredi,  rettore vicario dell’ Università Federico II – rappresenta un passo fondamentale per la realizzazione di un progetto molto ambizioso che ha l’obiettivo di creare un luogo dove la ricerca e la formazione universitaria, gli enti pubblici di ricerca e la ricerca industriale trovino un ambiente capace di farli interagire moltiplicando in maniera virtuosa i differenti contributi. Si tratta di un progetto concreto che vedrà l’inizio delle prime attività di ricerca entro la fine dell’anno e l’inizio delle attività didattiche nel prossimo anno accademico. La sinergia tra Università, Cnr e Regione Campania sta dando dei risultati molto positivi.”

“Un grande gioco di squadra fra la Regione, gli assessori e gli uffici competenti,  il mondo universitario e il CNR.”

Così il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro.

“Costruiamo una eccellenza, restituiamo a Napoli ed alla Campania un’area strategica, investiamo in ricerca, scommettiamo sul capitale umano. Con queste misure si favorisce realmente la crescita e lo sviluppo”, conclude il presidente.

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