Coni: Fin, 16 mesi squalifica a Malagò

Sedici mesi di squalifica al tesserato della Federnuoto – in quanto numero 1 della Canottieri Aniene nonchè presidente del Coni Giovanni Malagò: è questa la sentenza della Commissione Disciplinare della Fin nel procedimento a carico del capo dello sport italiano per alcune sue frasi su presunte “doppie fatturazioni” della federazione. La sentenza – appresa dall’Ansa e che dovrebbe essere resa nota a breve dalla Federnuoto – comporta per Giovanni Malagò la sospensione di 16 mesi da ”ogni attività sociale e federale”.
 
Malagò, sanzione Fin è trionfo illogicità
“E’ il trionfo dell’illogicità. Mi è stato attribuito un fatto inesistente e per questo sono stato condannato. Disconosciuta la Giunta che aveva indicato nel Collegio di Garanzia l’autorità a cui richiedere un parere”. E’ la dichiarazione all’Ansa dal presidente del Coni, Malagò, dopo la sanzione infittagli dalla Disciplinare della Fin. ‘La decisione – afferma il n.1 dello sport italiano – conferma ancora una volta che è stato necessario riformare il codice della giustizia sportiva perché questo fosse realmente rispettoso di quei princìpi che regolano l’ordinamento dello sport”. Malagò sottolinea poi che ”non a caso su 75 componenti, l’unico voto contrario in Consiglio Nazionale su questa delibera è stato del presidente della Federazione italiana nuoto”. ”La cosa più sorprendente tuttavia – spiega Malagò – è che la commissione disciplinare della Fin, assumendosene la responsabilità, abbia disconosciuto una recente decisione dell’intera Giunta Nazionale del Coni che aveva indicato nel Collegio di Garanzia dello Sport, che è la “Cassazione dello Sport”, l’autorità massima alla quale richiedere un parere. Parere che esplicitamente – conclude – escludeva la titolarità in capo alla Commissione Disciplinare della Federazione Italiana Nuoto”.

 

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