Bersani rassicura Renzi: no a scissione nel Pd
«Stia tranquillo, Renzi, stia sereno», dice l’ex segretario del Pd, Pierluigi Bersani recandosi al voto per le primarie del centrosinistra in Emilia Romagna. Bersani eslcude un rischio scissione nel partito: «non esiste proprio», assicura.
Jobs Act Ma per l’ex leader Pd è l’occasione anche per ribadire la sua posizione sul tema lavoro: «L’articolo 18 lo hanno anche in Germania, ne stiamo facendo» una questione di «ideologia». «Equità, coesione sociale, centralità del lavoro sono da anni parole d’ordine in Emilia Romagna – ha aggiunto Bersani parlando ai due contendenti alle Primarie emiliane – sono questi i valori che non si debbono disperdere, l’innovazione una società come quella di questa regione te la impone, io mi auguro che da queste Primarie si esca avendo sempre presente il senso di questa cosa».
No a slittamenti a destra Bersani torna a chiedere dialogo e rispetto all’interno del partito, a cominciare dalla discussione sull’articolo 18. «Sento cose strane su una scissione. Ma la scissione non esiste, è da escludere. Però bisogna rispettare le opinioni, non si può dire ‘prendere o lasciare’ – ribadisce a Sky – Si può discutere, se non si alzano le bandierine». E mette in chiaro: «se c’è uno slittamento a destra, quello non è la nostra ricetta». «Vedo il rischio che si aumenti la frammentazione nel mondo del lavoro – avverte Bersani – in Senato ci sono emendamenti assolutamente ragionevoli. Il Pd va preservato così come il governo, ma bisogna fare degli aggiustamenti. Stiamo camminando su questa strada stretta». A suo giudizio, «si sta facendo ideologia senza affrontare il problema della produttività». Infine, una riflessione sull’incontro tra Renzi e Sergio Marchionne: «a Sergio avrei detto: ‘i consigli e i complimenti falli a quei governi dei paesi dove paghi le tasse’. Non ci è piaciuto che l’azienda abbia spostato la sede legale in Olanda e paghi le tasse in Inghilterra».