Nola, Maria Franca Tripaldi annuncia un’ opposizione autonoma
Nola – Il consigliere Mariafranca Tripaldi annuncia un’ opposizione del tutto autonoma rispetto agli altri colleghi che siedono nei banchi della minoranza. La linea politica della vincitrice delle primarie del centro sinistra che al ballottaggio ha deciso di appoggiare il candidato centrista, Domenico Vitale, è descritta nel blog che la stessa Tripaldi ha inaugurato alcuni giorni fa, “Nola da qui”. “Dopo lunga ed attenta riflessione – scrive Tripaldi – ho deciso di rendere completamente autonoma rispetto alle altre forze di opposizione (compreso lo stesso Pd) la mia posizione all’interno del nuovo Consiglio Comunale,dichiarando la mia appartenenza ad un gruppo mononucleare”.
L’obiettivo della Tripaldi è di realizzare un contatto costante e diretto con gli elettori ma più in generale con tutti coloro che intendono contribuire ad una reale proposta politica alternativa. Un progetto ambizioso che potrebbe tradursi anche in qualcosa di tangibile e di concreto, come un’ associazione culturale. “L’ambizione e l’impegno – scrive ancora Tripaldi – di rappresentare un gruppo, che immagino possa costituirsi in un’associazione culturale, di cui faranno parte come soci fondatori tutti quanti vorranno condividere l’ambizioso progetto che vado di seguito ad esporvi per sommi capi, proprio perché la sua definizione dovrà essere frutto dell’elaborazione di quanti daranno la loro adesione”.
Secondo la Tripaldi è necessario dare voce e rappresentanza non solo a quello spicchio di società che ha corrisposto il suo consenso alla proposta politica sottoposta nell’ultima tornata elettorale, ma anche a quella ben più numerosa che per tanti motivi non trova una soddisfacente collocazione politica nell’attuale contesto cittadino.
Nella sua riflessione, la Tripaldi da spazio anche alla decisione di apparentamento con Vitale, piuttosto sofferta da una certa parte della sinistra nolana. Una decisione che ha trovato il riscontro positivo del Pd ma il niet di Sel “Che cosa mi ha indotto a superare queste sostanziose e gravi remore e consentire all’apparentamento? – conclude la Tripaldi – Ilripristino di una democratica dialettica politica non può prescindere da una preventiva rottura del sistema di potere sviluppatosi sull’asse Nola-Marigliano. La conseguenza logica di quest’analisi mi ha portato a privilegiare convintamente l’alternativa Vitale, non certo come ipotesi politica di lungo respiro, ma come presupposto necessario (ancorché non sufficiente) per mettere in crisi quel sistema di potere, in via diretta, ma, soprattutto, indirettamente attraverso lo choc benefico che avrebbe procurato a tutti i cittadini una improvvisa ed imprevedibile sconfitta di Biancardi e dei suoi arroganti compagni di ventura”.