Apple, giro di vite sulla privacy delle app salute

Stretta di Apple sulla privacy delle app salute. Secondo il Financial Times, la società sta cambiando le condizioni di licenza per cui i dati raccolti attraverso queste app non possono essere venduti dagli sviluppatori a terze parti e usati, ad esempio, per la pubblicità. Le app salute Apple sono quelle collegate alla piattaforma Healthkit, presentata a giugno contestualmente a iOS8 che arriverà a corredo, il 9 settembre, del nuovo iPhone e molto probabilmente di un dispositivo indossabile.
 
Quello della privacy sulle app salute è un tema molto sentito alla luce di una serie di braccialetti fitness e smartwatch lanciati sul mercato, che tengono traccia delle informazioni sul nostro stato di salute. In Italia, a maggio, il Garante Privacy ha avviato una indagine su questo argomento, nell’ambito di un’ampia iniziativa di 28 paesi europei che mira a individuare i rischi per gli utenti e delineare le necessarie tutele.
 
Nello specifico, nella licenza Apple viene spiegato che gli sviluppatori “Non possono vendere le informazioni sulla salute di un utente finale raccolte tramite HealthKit a piattaforme pubblicitarie, broker di dati e rivenditori di informazioni”. La notizia del Financial Times conferma, indirettamente, le indiscrezioni che il colosso di Cupertino ha in rampa di lancio, oltre all’iPhone 6, un suo dispositivo indossabile, molto probabilmente un iWatch.

 

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