Parte l’operazione purgatorio: la raccolta fondi promossa dall’associazione Meridies per il restauro della Madonna delle anime Purganti
Nola – Al via la raccolta fondi promossa dall’Associazione Meridies per la realizzazione del restauro della Madonna delle anime purganti, opera di Agostino Beltrano proveniente dalla chiesa dei Santi Apostoli di Nola ed oggi custodita presso il Museo Storico Archeologico di Nola.
#operazionepurgatorio. Questo l’hashtag scelto da Meridies – l’associazione culturale dal 1997 attiva sul territorio nolano a tutela del patrimonio locale – per promuovere la raccolta fondi da destinare alla realizzazione del restauro della Madonna delle anime purganti, opera di Agostino Beltrano proveniente dalla chiesa dei Santi Apostoli di Nola ed oggi custodita presso il Museo Storico Archeologico di Nola. «Una scelta quella della tela del Beltrano, – ha dichiarato Michele Napolitano, presidente di Meridies – dovuta non solo alla necessità dell’intervento di restauro ma anche dal forte valore simbolico dell’opera originariamente pala dell’altare maggiore della chiesa dei Santi Apostoli, edificio di culto, oggi non più utilizzato come spazio sacro ma come luogo di promozione culturale, al quale i nolani sono sempre stati particolarmente legati». Il dipinto, tutto svolto su toni patetici, doveva rappresentare l’ammonimento principale per quanti varcavano la soglia dei Santi Apostoli, soprattutto dopo che questa nel secolo XVII era divenuta il luogo d’elezione del culto delle anime del Purgatorio a Nola. Per la sua realizzazione Beltrano, artista a metà tra il classicismo emiliano e il naturalismo postcaravaggesco, si ispirò fortemente all’opera di soggetto analogo del suo maestro Massimo Stanzione, collocata sull’altare maggiore della chiesa di Purgatorio ad Arco a Napoli. «Il titolo adottato per la raccolta – ha sottolineato ancora il presidente di Meridies – mira a richiamare l’attenzione non solo sul soggetto della tela, la salvezza delle anime del Purgatorio, ma soprattutto sull’importanza e la necessità delle operazioni di restauro per la conservazione del patrimonio storico-artistico locale. Restaurare infatti non vuol dire solo recuperare materialmente un bene culturale, ripulirlo di qualche strato di polvere di troppo ma vuol dire consentire all’anima di un artista di risplendere ancora, di abbandonare il purgatorio della dimenticanza per il paradiso del presente». Il restauro sarà condotto dalla MP restauri di Maria Paola Campeglia sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza BAPSAED di Napoli e provincia. Le modalità di partecipazione alla raccolta sono reperibili sul sito dell’associazione e sulla pagina Facebook dell’iniziativa.
di Pasquale Amato