La commissione giustizia approva la legge sul doppio cognome

Cade l’obbligo del cognome paterno: arriva la libertà di scelta. La commissione Giustizia di Montecitorio ha approvato la proposta di legge che abolisce l’obbligo del cognome paterno per i figli lasciando libertà di scelta ai genitori. Il testo sul doppio cognome approderà lunedì in Aula per la discussione generale dopo che in commissione è stato votato il mandato al relatore, e potrebbe ricevere il via libera dall’Assemblea di Montecitorio entro la prossima settimana. Il primo sì al testo arriva nello stesso giorno in cui a Montecitorio apre le porte uno «spazio bimbi» per allattare i neonati delle deputate (sempre di più in questa legislatura, che ha visto crescere notevolmente il numero di giovani donne parlamentari) e delle dipendenti della Camera.

Lo spazio è stato allestito al piano terra, nei locali dove fino alla scorsa legislatura si trovavano i cosiddetti «bagni dei deputati»: una sorta di albergo diurno dove i parlamentari potevano fare una doccia o una sauna durante i lavori della Camera. Lo stop all’obbligo del cognome paterno «è un altro passo in avanti verso la parità dei sessi e la piena responsabilità genitoriale. Il figlio – sostiene la presidente della commissione Giustizia Donatella Ferranti (Pd) – ora potrà avere o il cognome paterno o quello materno o entrambi, secondo quando decidono insieme i due genitori. Ma se l’accordo non c’è, il figlio avrà il cognome di tutti e due i genitori in ordine alfabetico».

Peraltro, aggiunge, «l’obbligo del cognome paterno, simbolo di un retaggio patriarcale fuori del tempo e assurdamente discriminatorio, è stato severamente censurato dalla Corte europea dei diritti dell’uomo, e dunque il testo che ora andrà in aula è un atto dovuto, che ci pone finalmente in linea con gli altri paesi europei». Ecco, in pillole, cosa prevede il testo che ora passa all’attenzione dell’Aula

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *