Coppa del mondo: da domani i quarti di finale
Come nella Champions League di questa stagione, ai quarti del mondiale si presentano le prime classificate degli otto gironi.
Vuol dire che vanno avanti le migliori. Quasi mai è così. Vuol dire che funzionano le nuove regole e che soprattutto le nazionali fanno in pieno il loro dovere. Quattro europee e quattro americane. Divisione, per certi versi, perfetta, pesando il valore di chi è ancora qui. La Costa Rica, ventottesima nel ranking Fifa, è sicuramente la Cenerentola. Che però merita di partecipare al ballo, avendo raccolto 7 punti su 9 nel gruppo D, dove ha fatto meglio dell’Uruguay ed eliminato l’Inghilterra e all’Italia. Il 5 luglio a Salvador sfiderà l’Olanda vicecampione del mondo. Sembra l’unico dei quattro match con l’esito già scritto. Il ct Pinto, però, non è tipo che si accontenta. E van Gaal lo sa bene.
EMOZIONI E RISCHI
A Fortaleza, domani pomeriggio (le ore 22 in Italia), il quarto più affascinate: il Brasile rischia tantissimo contro la Colombia. L’argentino Pekerman, raggiante per aver eliminato l’Uruguay, si appresta a giocare il secondo derby sudamericano. Sarà James Rodriguez contro Neymar, due numeri 10 che danno spettacolo e piacciono ai bambini. Sono loro due, con Messi, i principali protagonisti del torneo, sempre sotto i riflettori e in copertina. La Colombia, fin qui sempre vittoriosa (4 gare su 4), è al momento più divertente e per certi versi più squadra.
SFIDA D’ALTRI TEMPI
Il Brasile, dopo lo spavento dei rigori con il Cile, è visto in maniera diversa anche dalla sua torcida. Preoccupata quanto tutti i giocatori della Seleçao. Al Maracanà, sempre domani, il quarto più sentito. La Germania ritrova, dopo 28 anni, la Francia in una gara ufficiale. Sia in Messico (1986) che in Spagna (1982), e sempre in semifinale, i tedeschi superarono i rivali. Deschamps sta convincendo più di Loew. Il ct transalpino riceve consensi per il gioco della sua nazionale, mentre il collega vive un periodo difficile. Ma ha i giocatori giusti per vincere il mondiale. Rosa di primissimo piano e con interpreti duttili. Da sessant’anni la Germania, edizione del 1954, arriva almeno ai quarti. Spesso si ferma sul più bello. Qui sembra preparata e attrezzata per vincere. Dipende dalla nuova Francia.
MESSI FA LA DIFFERENZA
Sabato a Brasilia, all’ora di pranzo, il quarto più curioso. L’Argentina scopre il Belgio. La nazionale di Wilmots, straordinaria nelle qualificazioni, sta confermando di meritare di stare al tavolo delle big del pianeta. Sarà il collettivo contro il campione, perché Messi sta facendo per la prima volta la differenza pure con la sua nazionale. Decisivo, dunque, come, nel Barcellona. Sabella ha pochi cambi, il suo collega ha tanti giovani. La freschezza conterà sul traguardo, anche perché sia che l’Argentina che il Belgio vengono dai supplementari.