Europarlamento, rieletto Shulz. Polemiche degli euroscettici
Il socialdemocratico tedesco Martin Schulz è stato eletto alla prima votazione presidente dell’Europarlamento con 409 voti. Schulz era già stato presidente dell’Europarlamento negli ultimi due anni e mezzo della precedente legislatura. Gli altri candidati alla presidenza dell’Europarlamento erano lo spagnolo Pablo Iglesias, leader di Podemos, che ha ottenuto 51 voti, altrettanti ne ha ottenuti l’austriaca rappresentante dei Verdi Urlike Lunacek, mentre 101 sono andati al conservatore britannico Sajjad Karim.
Schulz è conosciuto in Italia soprattutto per lo scontro verbale con Silvio Berlusconi, che nel luglio del 2003, proprio all’inizio del nostro ultimo semestre di presidenza dell’Ue, di fronte al Parlamento europeo gli diede del «kapò». Cinquantanove anni a dicembre, socialdemocratico, è ultimo di cinque fratelli: il padre, poliziotto, proveniva da una famiglia di minatori della Saarland, di orientamento socialdemocratico, mentre la madre proveniva da una famiglia borghese e fu co-fondatrice della sezione locale della Cdu della sua città natale di Hehlrath.Appassionato di calcio e libri, dopo aver finito il liceo apre in Germania una propria libreria, che gestisce per dodici anni.
Protesta degli euroscettici a Strasburgo, in occasione della seduta inaugurale del nuovo Parlamento europeo. Nigel Farage e gli altri europarlamentari dell’Ukip hanno voltato le spalle mentre l’Orchestra Filarmonica di Strasburgo eseguiva l’Inno alla gioia di Beethoven. Da parte sua, Florian Philippot, numero due del partito di estrema destra francese Front national di Marine Le Pen, ed altri suoi colleghi sono rimasti seduti.
Il discorso di Shulz. La nomina di Jean Claude Juncker, il successo del processo degli ‘spitzenkandidaten’ per la presidenza della Commissione Ue, sono «un passo in avanti fondamentale per il parlamentarismo europeo» ed «un passo di cui dobbiamo essere fieri», ha detto Martin Schulz, aggiungendo che tale processo «porterà un enorme cambiamento nella democrazia europea». Tra le priorità di legislatura poi indica la lotta alla disoccupazione giovanile e le politiche per l’immigrazione «più umane».
Schulz ha poi definito la disoccupazione giovanile «una minaccia per la democrazia». Continuando a parlare delle priorità, Schulz ha poi indicato il completamento dell’unione bancaria, la trattativa per l’accordo Ue-Usa, la creazione di una «carta dei diritti digitali», la «giustizia per le persone e le imprese» ed «una politica energetica per essere indipendenti e per avere un giusto prezzo per le imprese».
L’invito al Papa. Martin Schulz rinnova l’invito a Papa Francesco per una visita al Parlamento europeo. «Il mio invito è ancora valido, sarei molto lieto se il Papa accettasse di visitare il Parlamento europeo».
Matteo Renzi, domani, nel discorso inaugurale del semestre di presidenza italiana della Ue, «ripeterà la posizione presa dal governo italiano nel Consiglio europeo». È quanto prevede il presidente dell’Europarlamento, Martin Schulz. «Credo che una conseguenza del Consiglio europeo sarà che il patto di stabilità avrà bisogno di una necessaria flessibilità», ha detto ancora Schulz nella conferenza stampa in corso a Strasburgo. Schulz prevede anche che le posizioni del Consiglio europeo «troveranno un’ampia maggioranza nell’Europarlamento».