Italia sconfitta da Uruguay affonda ai Mondiali. Si salvano solo Buffon-Verratti

Una Caporetto del pallone azzurro, per restare alla storia patria evocata alla vigilia da Cesare Prandelli: l’Italia perde 1-0 contro l’Uruguay e viene eliminata dai mondiali a capo di una partita di rara bruttezza, una sconfitta che quasi inevitabilmente decapita il calcio italiano.

Si dimette il commissario tecnico (“Mi prendo le mie responsabilità”), a seguire se ne va per responsabilita’ diretta in un fallimento, che e’ epocale e comprende anche le difficolta’ dei club a livello europeo, anche il presidente della Figc, Giancarlo Abete (“Serve un nuovo modo di governare il calcio”).

Non pagano nell’immediato i giocatori, ma per molti di loro, tra i quali per primo Balotelli, la bocciatura brasiliana e’ un plateale, ulteriore, ridimensionamento. I giocatori azzurri sono ancora negli spogliatoi dopo oltre due ore dalla fine della partita perché sono in attesa di Andrea Pirlo chiamato all’antidoping. Pirlo, al suo passo d’addio alla nazionale ha chiesto di fare un discorso ai compagni che lo aspettano tutti insieme. All’appello manca Mario Balotelli che ha lasciato gli altri già da molto ed è salito sul pullman.

Non c’e’ quindi un eroe alla Enrico Toti ma nemmeno un onesto guerriero del pallone in questa generazione azzurra: e l’appello ai valori nazionali fatto ieri da Prandelli e’ risultato oggi paradossale, soprattutto alla luce del fatto che sul piano tecnico tra le due nazionali non esiste paragone.

 

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