Centenario U. S. Palmese 1914, domenica la partita tra “Vecchie Glorie”

Palma Campania  – Una straordinaria passerella di giocatori che hanno fatto la storia della U. S. Palmese 1914. Nella settimana dei festeggiamenti che celebrano i 100 anni della società rossonera, il gran finale è stato riservato alle vecchie glorie che hanno reso celebre questo vessillo in tutta Italia, contribuendo alla sua ascesa dalle categorie dilettantistiche regionali al calcio professionistico di serie C. Domenica 8 giugno, con inizio alle ore 18:00, presso lo stadio “Comunale” di Palma Campania, per dare lustro ed onorare al meglio la maglia si affronteranno due squadre ricche di volti cari ai sostenitori della Palmese: dai portieri Vitiello, Pistolesi, Lauri, Pirone e Torre ai difensori Sposito, Mazziotti, Lauri, dai centrocampisti Tobia, Farinella, De Leonardis, Moccia, Ianniello, Cetronio, Boragine e Lo Pinto agli attaccanti Lampugnani, Garofalo, Zarbano, Langella e Astarita. E non mancheranno gli allenatori che hanno scritto pagine epiche del calcio cittadino, quali Lello Salvetti, Mario Pietropinto e Peppe Cresci, oltre naturalmente ai vari presidenti e dirigenti storici che si sono succeduti nel corso del tempo, fino ai nostri giorni. E’ previsto il pubblico delle grandi occasioni, con la tifoseria organizzata che ha promesso anche una suggestiva coreografia in curva.

Una conclusione degna per una feste che ha coinvolto tutta Palma Campania: bandiere rossonere, difatti, sono state esposte un po’ ovunque, dalle case ai negozi, dai bar ai circoli culturali. Un’intera realtà che in questa settimana di celebrazioni ha mostrato con orgoglio l’amore per i suoi colori e per una squadra di calcio giunta alla soglia dei 100 anni. L’atmosfera è magica, l’emozione palpabile, insieme a quello spirito di rivalsa che è rimasto sopito per ben dieci anni. Correva l’anno 2004 quando il vessillo rossonero ammainò definitivamente la propria bandiera, salutando – non per demeriti sportivi – lo scenario della serie C2, quel calcio professionistico riconquistato con tanta fatica e sudore che svaniva proprio nell’annata in cui i sogni di gloria erano stati più vivi.

 

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