“Sangue e cadaveri” alla Fiat di Nola: forte protesta dei cassintegrati
Nola – Stesi sull’asfalto, occhi chiusi per dimenticare un passato da incubo, con il sogno di un futuro migliore. Si sono presentati così alcuni esponenti del Comitato di lotta cassintegrati dello stabilimento Fiat di Pomigliano, dipingendosi addome e braccia con vernice rossa fingendosi cadaveri. Davanti al polo logistico del Lingotto a Nola i manifestanti con questa provocazione hanno voluto ricordare e onorare i loro colleghi suicidatosi in questi mesi, ultima dei quali Maria Baratto che si è tolta la vita la scorsa settimana nella sua casa di Acerra. Esposti anche alcuni striscioni con la scritta “10 anni fa moriva Umberto Agnelli. Noi non piangeremo i loro morti, perché i morti non sono tutti uguali. Maria vive”. I manifestanti hanno ricordato anche Peppe De Crescenzo, altro cassintegrato del reparto di Nola, suicidatosi lo scorso febbraio, e hanno chiesto la chiusura definitiva del reparto logistico bruniano che – hanno sottolineato con slogan e interventi – non è mai andato in funzione.
di Pasquale Amato