Rompicapo Juventus, Conte primo nodo da sciogliere

Il primo nodo da sciogliere è la conferma di Antonio Conte. In casa Juventus è la priorità assoluta, tutto il resto – gli acquisti, le cessioni, il piano per diventare più forti in Europa – verrà dopo. Per adesso il caso del tecnico è un bel rompicapo. Nessuna ipotesi è esclusa: la più semplice, ma non per questo la più probabile, è che il matrimonio duri ancora un anno, dato che il contratto vale fino al 30 giugno 2015. Ma sono possibili anche un clamoroso divorzio e l’anno sabbatico che Conte potrebbe concedersi “dopo tre anni molto dispendiosi, dal punto di vista fisico e psicologico”.

Le ultime dichiarazioni del tecnico salentino vengono analizzate e soppesate. “Fare meglio di così – ha sottolineato Conte quando allo ‘Juventus Stadium’ era ormai notte – sarà difficile, se non impossibile. Siamo partiti da zero ed in tre anni abbiamo vinto altrettanti scudetti, facendo 267 punti, una media di quasi 90 a stagione. Siamo tornati in Europa, arrivando ai quarti della Champions e quest’anno in semifinale di Europa League. Eppure, dopo l’eliminazione per mano del Benfica sembrava fosse successo un cataclisma e adesso sui giornali si legge che la nostra è stata una ‘buona’ stagione, nulla di più. Invece è stata straordinaria”. Il presidente Andrea Agnelli e l’ad Marotta, dopo gli innumerevoli attestati di stima, faranno di tutto per trattenerlo, ma ben difficilmente potranno costruirgli una squadra per primeggiare in Champions. Conte è il primo ad esserne consapevole: “Non basta mai (sottointeso ai tifosi ed alla critica, ndr), si vorrebbe la Champions. Le aspettative crescono, ma la crisi continua”.

Il gap con le big d’Europa a Conte appare ancora incolmabile: “Per 1-2-forse 3 anni non sarà possibile annullarlo, questa è la realtà”. Ma se la proprietà insisterà per confermarlo, difficile che Conte deciderà comunque di andarsene: “Sono stato scelto da Andrea Agnelli e da sua mamma – – ha ricordato – a loro mi lega un rapporto intenso”. Come un legame strettissimo lo unisce ai giocatori: “Con loro c’è un rapporto stupendo perché sono grandi giocatori e uomini straordinari. Insieme abbiamo raschiato il fondo del barile, con i denti e con le unghie”. Un’ottima ragione per chiedere un lifting: bella e vincente, ma stanca, la squadra deve essere rinnovata. Il rebus Conte non andrà comunque avanti a lungo: molto presto il tecnico incontrerà proprietà e dirigenti. Per il momento, ha concesso due giorni e mezzo di riposo. Tutti liberi fino a giovedì pomeriggio, quando i bianconeri si ritroveranno a Vinovo, per preparare la trasferta a Roma. Conte vorrebbe fare punti anche all’Olimpico per ribadire che la Juventus è la più forte e per avvicinarsi al record di punti.

 

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