La Camera approva il decreto sulle tossico-dipendenze
Sì dell’Aula della Camera al decreto legge tossicodipendenze. Il testo è stato approvato con 280 sì, 146 no e due astenuti, e ora passa al Senato. Con la fiducia posta e ottenuta dal governo alla Camera sul testo modificato durante l’esame in commissone, compie un passo in avanti il decreto legge su droga e farmaci offlabel, emanato per armonizzare la disciplina delle sostanze stupefacenti e psicotrope dopo la sentenza della Consulta, che cancellando la Fini-Giovanardi ha ripristinato per il reato di traffico illecito la distinzione prevista dalla Iervolino-Vassalli tra ‘droghe leggerè (da 2 a 6 anni) e ‘droghe pesantì (da 8 a 20 anni). Sul provvedimento è atteso ora il voto finale, domattina, prima del passaggio al Senato.
PICCOLO SPACCIO – La cessione illecita di piccole dosi di stupefacenti sarà ora colpita con la reclusione da 6 mesi a 4 anni e una multa da mille a 15mila euro. In pratica, la riduzione della pena evita la custodia cautelare in carcere; l’arresto facoltativo sarà possibile solo in caso di flagranza. Il reato non distingue tra droghe leggere e pesanti, spetterà al giudice graduare l’entità della pena in base alla qualità e quantità della sostanza spacciata e alle altre circostanze del caso concreto. Il piccolo spacciatore potrà usufruire del nuovo istituto della messa alla prova.
NUOVE TABELLE – Sono cinque, la I e III raggruppano le droghe pesanti, la II e la IV quelle leggere. L’ultima riguarda i medicinali. Le tabelle, che ricomprendono anche le circa 500 sostanze classificate a decorrere dal 2006, sono rimodellate in modo da renderle coerenti con il regime sanzionatorio antecedente alla legge Fini-Giovanardi. Eventuali modifiche e aggiornamenti spettano al ministro della Salute, sentiti il Consiglio e l’Istituto superiore di sanità. Nella tabella delle droghe leggere confluiscono tutte le cannabis, senza distinzione tra indica, sativa, ruderalis o ibride. Ma tutte le droghe sintetiche riconducibili per struttura chimica o effetti tossicologici al tetraidrocannabinolo (Thc), il principale principio attivo della cannabis, rientrano invece nella tabella I sulle droghe pesanti.
USO PERSONALE – L’acquisto o la detenzione di sostanze per uso personale non ha rilevanza penale. Restano ferme le sanzioni amministrative (quali la sospensione della patente, del porto d’armi, del passaporto o del permesso di soggiorno) che avranno però durata variabile a seconda che si tratti di droghe pesanti (da 2 mesi a un anno) o leggere (da uno a 3 mesi).
MODICA QUANTITÀ – Nell’accertare l’uso personale, oltre ad altre circostanze sospette, occorre in particolare considerare l’eventuale superamento dei ‘livelli soglià fissati dal ministero della Salute nonchè le modalità di presentazione delle sostanze stupefacenti con riguardo al peso lordo complessivo o al confezionamento frazionato.
LAVORI PUBBLICA UTILITÀ – Nel caso di piccolo spaccio o altri reati minori commessi da un tossicodipendente il giudice può applicare, anzichè detenzione e multa, la pena del lavoro di pubblica utilità. Tale sanzione alternativa deve essere chiesta dall’imputato e ha una durata equivalente alla condanna detentiva. È revocabile se si violano gli obblighi connessi al lavoro e non può sostituire la pena per più di due volte.