Renzi conferma il bonus Irpef

«Sono contento perché smentiamo i gufi che hanno più volte auspicato che non ci fossero le coperture e perchè in generale si avvia un percorso di rioganizzazione dello stato». Inizia così la conferenza stampa di Matteo Renzi. «Riduciamo l’Irap del 10% attraverso una misura strutturale». Le novità sono presentate attraverso dieci tweet, invece delle slide di un mese fa.

Autoblu Ci saranno «massimo 5 vetture a ministero» e le «forze di sicurezza tornano in strada». È uno dei tweet illustrati da Matteo Renzi che spiega: «i sottosegretari e i direttori generali vanno a piedi o in autobus. È la riduzione (di auto blu) più significativa della storia».

Spese enti locali «Tutte le spese degli enti locali e anche di quelli centrali online entro 60 giorni. La previsione di legge già c’era ma non era sanzionata. Ora se il singolo comune non mi dà tutti i dati, noi riduciamo i trasferimenti».

Attacco all’Anm «Non sono convinto dalla posizione espressa dall’Anm, rispetto il principio di separazione dei poteri, io non commento le sentenze e mi aspetto che i giudici non commentino il processo di formazioni delle leggi che li riguardano. Commentino semmai le riforme vere e non le indiscrezioni». «Non credo che il taglio di 70 milaeuro a un alto magistrato sia un attentato alla libertà e all’indipendenza della magistratura».

Stipendi parlamentari «Camera e Senato dovranno decidere loro. Ma sarebbe un gesto molto bello se nella loro autonomia gli uffici della Camera e del Senato riflettessero sulla norma che io chiamo norma Olivetti» cioè il taglio agli stipendi dei dirigenti della P.a..

Tagli alla difesa «La difesa contribuisce per 400 milioni di euro, di cui 150 con lo spostamento del programma F35».

Gli annunci «Non tocchiamo il fondo dell’editoria almeno per adesso. Ma non ci sarà più l’obbligo antistorico di pubblicate gli annunci sui quotidiani. Vale 100 milioni di euro e capisco che gli editori non saranno entusiasti».

Rai Way in vendita «La Rai è chiamata a concorrere al risanamento con 150 milioni di euro, è autorizzata a vendere Rai Way e riorganizzare le sedi regionali ma deciderà lei che cosa fare. Certo è chiamata a concorrere». Così Matteo Renzi illustrando il decreto approvato in cdm.

I candidati Via le tariffe agevolate per la posta dei candidati alle elezioni. Renzi spiega: «Lo facciamo per loro… La gente si arrabbia se trova le caselle postali intasate di volantini. È controproducente». Il risparmio, comunque, ammonta a 12 milioni di euro.

Dichiarazione dei redditi «L’anno prossimo le dichiarazioni dei redditi digitalizzate interesseranno 32 milioni di persone. E i Caf lavoreranno un pò meno».

Enti locali Dalla voce acquisti di beni e servizi si otterranno 2,1 miliardi divisi in tre parti: enti locali, Regioni e Stato che contribuiranno ciascuno con 700 milioni. Lo ha detto il premier Matteo Renzi parlando della spending review necessaria per coprire il taglio Irpef. Si tratta non di tagli lineari ma di tagli «intelligenti».

L’Italicum «Capisco come sia fondamentale arrivare al passaggio del semestre europeo con una bella botta in positivo alle riforme, compresa la legge elettorale che io spero di fare entro l’estate».

I primi a rispondere a Renzi sono proprio i magistrati: «Le leggi, esattamente come le sentenze, si rispettano, ma si possono commentare». Lo afferma il presidente dell’Anm Rodolfo Sabelli in merito alle parole del premier Renzi «io non commento le sentenze e mi aspetto che i giudici non commentino il processo di formazioni delle leggi che li riguardano».

Quando ancora il consiglio dei ministri è in corso il ministro della Salute Beatrice Lorenzin manda un tweet: «Ufficiale, niente tagli alla #sanità! Non una vittoria personale, ma dei cittadini e del #SSN. Ora avanti tutta con patto #salute e riforme».

Niente tagli «Non ci sono tagli alla sanità. Non ci sono tagli agli stipendi degli insegnanti. Non ci sono tagli lineari». Aveva scritto sempre su Twitter il presidente del Consiglio Matteo Renzi, a proposito del decreto per il taglio dell’Irpef che è approdato al Consiglio dei ministri.

Tagli strutturali «Diamo ottanta euro al mese a sei milioni e mezzo di persone. A due milioni e ottocentomila ne diamo tra i sessanta e gli ottanta», ha aggiunto Renzi in un’intervista al direttore de la Stampa Calabresi. «Questi denari non vengono con l’aumento delle tasse per chi guadagna di più. Ci sono degli interventi solo per quest’anno, come l’1,4 mld di Banca d’Italia. Ma si è innescata una revisione della spesa che darà 6 miliardi quest’anno, 15-17 il prossimo e oltre 30 nel 2016. Il taglio delle tasse è strutturale». «Noi abbiamo già recuperato 300 milioni e lo diciamo. Ma lo spazio di recupero vero, che è enorme, non si ottiene con i blitz a sorpresa a Cortina o sul Pontevecchio. Ma con l’incrocio delle banche dati. In giugno la fatturazione elettronica ci darà una grande mano su questo», ha aggiunto.

Il bonus Sarà un bonus, non più una detrazione ciò che porterà a un aumento in busta paga per i redditi più bassi. Con un meccanismo che permetterà di inglobare anche gli incapienti della no tax area nell’operazione. Il «credito» arriverà come promesso dal premier praticamente a 80 euro al mese. Il massimo – concesso ai redditi tra 18.000 e 24.500 euro – sarà infatti di 620 euro l’anno nel 2014 (in pratica 77,5 euro mensili da maggio), salendo poi a 950 euro l’anno dal 2015 (ovvero 79,1 euro al mese). Allo stesso tempo i redditi più bassi che arrivano fino a 17.714 euro godranno di un incremento pari al 3,5%, mentre quelli sopra i 24.500 euro assisteranno ad un decalage dell’importo che si fermerà a 28.000 euro, escludendo dunque chiunque si trovi al di sopra di questa soglia.

 

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