Sepang: la Ferrari di Alonso solo quarta

Cambia la pista non il risultato. Dal “cittadino” di Melbourne al circuito vero di Sepang è ancora la Mercedes ha dettare legge nella nuova era turbo. Trionfa Lewis Hamilton che centra anche il giro più veloce dopo aver conquistato la pole e, almeno su questo tracciato, dimostra di andare più forte del compagno di squadra Rosberg che però è saldamente in testa al Mondiale.
 
Non male la Ferrari che con Alonso ottiene un altro quarto posto dopo Melbourne. La F14T si è confermata affidabile (anche Raikkonen è arrivato in fondo ma fuori dai punti per un contatto con Magnussen) e il distacco in fondo non è impressionante. Fernando ha chiuso a mezzo minuto da Lewis, preceduto dal quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel che, dopo la delusione della prima gara, è riuscito a salire sul podio, facendo vedere che anche la Red Bull di quest’anno è una buona vettura e pure l’affidabilità non è affatto male (Ricciardo è arrivato al traguardo, ma la sfortuna gli ha tolto il quarto posto). In ogni caso il Cavallino è chiaramente la terza forza e si è messa alle spalle con facilità McLaren, Williams e Force India che a Melbourne avevano dato molto fastidio.
 
Se Ferrari e Red Bull non sono distanti dalla Mercedes con un leggero vantaggio per la squadra austriaca, non è facile sapere con precisione il reale vantaggio del team di Stoccarda che ha corso in scioltezza e, soprattutto con Hamilton, mai sotto pressione. Tre aspetti fanno suonare il campanello d’allarme: quando servirà le Frecce d’Argento saranno in grado di accelerare ancora. Il fenomeno britannico, infatti, nonostante la gara di testa per tutta la corsa, è stato quello che consumava di meno, più o meno come le Williams (anche loro motorizzate Mercedes) che però erano molto più lente (hanno chiuso sesta e settima).
 
La seconda ciliegina è l’impressionante giro veloce di Lewis nonostante avesse sotto le gomme dure e non le morbide con cui hanno fatto la tornata più rapida i rivali. Il terza marcia in più sembra proprio la gestione degli pneumatici che lo scorso anno era una debolezza delle auto di Stoccarda. Fra i migliori Hamilton si è sempre fermato per ultimo a fare le soste e, soprattutto, ha utilizzato solo per 4 giri le dure che, chiaramente, durano di più. Un ultimo punto forte della Mercedes è la potenza della power unit che consente elevate velocità di punta in rettilineo e quindi facilità nei sorpassi. In Malesia, almeno durante la gara, non sembra ci siano stati problemi con il consumo istantaneo, ma sulla Red Bull di Ricciardo è saltato il flussometro della Fia e questo alimenterà nuove polemiche in attesa del verdetto dell’appello (il 14 aprile a Parigi) per la squalifica nella prima gara. Fra una settimana si corre in Barhain e l’impressione forte è che le Stelle di Stoccarda allungheranno ancora.

 

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