Ospedale di Nola, per il nuovo pronto soccorso occorre ancora aspettare

Nola – Il taglio del nastro era atteso lo scorso 12 marzo. Ma anche questa data è stata disattesa. Per la consegna del nuovo pronto soccorso, in origine prevista addirittura il 28 febbraio, ci sarà ancora da attendere. Per ora una nuova data non è stata annunciata. Per ora ci limita a dire che manca davvero poco. Dopo due rinvii, la linea della prudenza appare d’obbligo. Nulla di nuovo sotto il sole, qualcuno potrebbe dire. Del resto, chi è ormai avvezzo alle cronache del Santa Maria della Pietà sa bene che i ritardi e i continui rinvii sono ordinaria amministrazione. Del resto, tornando al nuovo pronto soccorso, la lentezza con cui il programma di intervento è stato portato avanti lasciava da tempo pochi margini circa la puntualità nella consegna. Certo anche l’inverno appena trascorso, con le sue continue piogge che hanno ridotto i giorni di effettivo lavoro, non ha aiutato. Nonostante ciò, vedere il bicchiere mezzo pieno può aiutare a capire come i lavori in corso nelle varie ali del nosocomio, allorché saranno completati, restituiranno finalmente ad un’ utenza di oltre 600.000 abitanti, un’ ospedale finalmente funzionale. Il nuovo pronto soccorso, ad esempio, sarà dotato, in primo luogo di una camera calda di accesso alle autoambulanze. Appena all’interno, avremo la prima zona filtro che dividero gli arrivi con un moderno sistema di triage. Codici verdi, gialli e rossi, troveranno subito appositi percorsi separati e livelli di assistenza adeguati alla tipologia di assistenza da porre in essere. Saranno previste stanze per poli traumatizzati, per ustionati, fino ad un vero e proprio reparto di osservazione breve dove il paziente potrà restare degente anche fino a 12 – 24 ore con posti letto che elimineranno il fenomeno delle barelle in corsia. Dall’organo ufficiale dell’Asl Napoli 3 Sud si apprende anche che presso l’ospedale di Nola potrebbe essere allestito anche un reparto per il trattamento delle emergenze neuropsichiatriche con la possibilità in futuro di un reparto di assistenza con sedici posti letto. Una notizia che farà certamente felici i tanti addetti ai lavori che negli anni hanno tante volte invocato l’istituzione di questo servizio stante la carenza di strutture di questo tipo. Un passo decisivo per una maggiore funzionalità dell’ospedale sarà fatto poi con il completamento del così detto blocco centrale, e cioè dell’ala del nosocomio che prevede nuove camere operatorie. Al momento ve ne sono due, di cui una destinata alla sola emergenza. Una situazione che rallenta e rende di fatto inefficace l’intera attività chirurgica Anche in questo caso siamo però di fronte ad una lunga storia di rinvii e di problemi di varia natura che sembrano finalmente superati. Agli utenti, dunque, non resta che attendere e convincersi che è meglio tardi che mai.

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