Terra dei Fuochi, necessari prevenzione, controllo e tutela ambientale del territorio dall’ inquinamento
Nola – Ogni giorno decine di comuni, sebbene fragili avanposti della catena amministrativa, si ritrovano a far fronte a sversamenti di tonnellate di rifiuti di ogni tipo senza riuscirvi ad opporre per mancanza di risorse. Nonostante i continui scavi effettuati dalla forestale e da tutte le forze dell’ ordine, lo sversamento ancora oggi continua, causa non solo la criminalità organizzata ma anche l’inciviltà e l’inavvedutezza di semplici cittadini. In diversi casi le ragioni di questi comportamenti sono economiche e dovute da una crisi sempre più schiacciante che spinge molti ad aggirare le legali procedure di smaltimento con un sensibile risparmio sui costi gestionali. Ed allora si preferisce pagare somme esigue, che si aggirano intorno ai 30/40 euro, a extra-comunitari che ignari del danno che viene cagionato, sversano i rifiuti nei terreni circostanti i nuclei urbani.
La politica in questi anni è stata miope rispetto a questa problematica, facendo il gioco della criminalita’ con un occhio chiuso e l’ altro semi aperto, tacendo e rendendosi complice di un genocidio senza fine.
“Ora è giunto il momento che lo stato e la politica in esso, faccia la sua parte investendo in persone per bene”.
E’ questo il messaggio lanciato dalla convention dei Lions Club Nola Giordano Bruno, presieduto dall’ ingegner dottore Salvatore Napolitano che si dedica ormai da tempo, con estrema passione, all’ attività di sensibilizzazione al territorio rispetto ambientali, riuscendo a riunire intorno ad un unico tavolo le maggiori rappresentanze politiche territoriali, tra cui l’onorevole Paolo Russo e l’Assessore regionale Pasquale Sommese.
“In primis bisogna affrontare il rapporto agroalimentare e la criminalità che cerca sempre più di mettere le mani sul comparto agroalimentare, creando speculazione in un settore tra i maggiormente delicati- afferma durante un suo intervento Lettieri, sindaco di Acerra -La camorra ha la capacità di affermare il proprio potere sul territorio in tutti i sensi ed e’ proprio questo l’ allarme di Coldiretti, un pericolo collegato alla salubrita’ dei prodotti agricoli delle province tra Napoli e Caserta. Ciò, oltre all’ emergenza ambientale, sta creando anche un’ emergenza economica, comportando una restrizione delle vendite dei nostri prodotti, da sempre esportati nel resto del territorio nazionale ed internazionale”.
“Bisogna agire, senza nascondere ciò che accade, acquisendo fiducia e responsabilità per il futuro-continua Sommese – Il paesaggio è inserito nei piani urbanistici ma spesso non ci sta il rispetto delle convenzioni urbanistiche stabilite a livello europeo.
la definizione di questo territorio martoriato come ‘Terra dei Fuochi’ e’ la sintesi di un interramento “criminale” dei rifiuti. Uno sversamento incontrollato dei rifiuti più disparati, effettuato per circa trent’ anni in modo costante fino agli anni 90 e che continua, in parte, ancora oggi. Di ciò però non si e’ mai parlato. Non c’ erano l’ associazionismo, media, giornali…oggi finalmente sono stati accesi i riflettori su questa triste vicenda con la necessaria drammaticità e con la motivazione che forse la popolazione del napoletano, in questi mesi aveva la vista offuscata dalle montagne di rifiuti urbani, non riuscendo a vedere i rifiuti sotterrati, l’ emergenza, quella vera.
Per fermare i roghi bisognerebbe scovare le aziende che, lavorando a nero, sversano tramite camorra e mafia ovunque trovino spazio. Il danno ambientale viene alla fine di questo percorso. In questo territorio ci sono una quantità di microdiscariche di amianto e non sono figlie di Schiavone o Alfieri, ma figli di interventi fatti nelle nostre case dalle stesse ditte locali.
“La programmazione e la ricerca di prevenzione parte dalle e nelle scuole. Bisogna ridurre la burocrazia, e far si che le denunce non partino solo dai cittadini ma in particolar modo dalle istituzioni. Bisogna educare il cittadino ad una buona convivenza civile, al rispetto dell’ ambiente per se e per gli altri”. Conclude con un suo intervento il dottor Laurino, giornalista del Mattino.
Diceva Jose’ Ortega y Gasset “Io sono me più il mio ambiente e se non preservo quest’ ultimo non preservo me stesso”. La speranza e’ convincere tutti di ciò per poter credere in un futuro migliore.
di Rossella Avella