Lotito, Lazio non in vendita

L’Olimpico intero ha contestato il presidente Lotito per tutto ilmatch con il Sassuolo, ma in campo i giocatori laziali hanno sentito solo ”rumore”. Il patron invece ha sentito tutto, ma non si lascia intimidire dagli insulti. ”Non sono amareggiato – dice il numero uno biancoceleste – c’è una regia che ha altri interessi e vuole che venda la Lazio, ma non è in vendita, non è scalabile e la lascerò a mio figlio”. ”E’ chiaro che si puo’ sempre migliorare, ma lo si puo’ fare senza far saltare la societa’ – prosegue Lotito -. Non ho nessuna preoccupazione e ben vengano le critiche costruttive. Nel 2004 io ho messo circa 150 miliardi di vecchie lire personali per prendere 1070 miliardi di debiti. E’ una cosa ricorrente: quando feci la transazione con il fisco, ci fu un’operazione tentata da alcuni gruppi capeggiati da Chinaglia che produsse arresti per reati consumati. Ringrazio il presidente Beretta che oggi ha voluto stare vicino a me”. ”Non era una partita di calcio. Con un clima pesantino di questo genere diventa difficile anche per i ragazzi ma devo fargli i complimenti – rileva Reja -. Comunque hanno esultato sempre quando abbiamo fatto gol e questo è importante. Sono vicini alla squadra. Mi piacerebbe un maggiore accordo tra la tifoseria, società e squadra per avere più tranquillità”. ”Non è facile – gli fa eco capitan Mauri -, noi ci siamo accorti che c’era tanto rumore all’esterno, ma dobbiamo fare i professionisti. Dobbiamo isolarci e pensare a quello che facciamo in campo”’. Parla di ”rumore” anche Klose che guarda il lato positivo: ”Quando lo stadio è pieno così è meglio per noi. Sono stati tanti 50 giorni all’asciutto senza gol – ammette -. Il rinnovo? Dobbiamo parlarne di più”. ”Contro un ottimo Sassuolo, abbiamo regalato un paio di gol – aggiunge Reja -. ma contava fare i tre punti, ora c’è più serenità nei ragazzi. Ora abbiamo l’Europa League, è difficile passare il turno. Andremo in Bulgaria. Vediamo come va, non è tutto compromesso”. Di umore opposto il tecnico del Sassuolo, Malesani. ”Ci sono tanti rimpianti – riconosce – , è la più bella gara nella mia gestione, ho visto forza, coraggio, determinazione. L’esclusione di Berardi? Non sta facendo bene, la serie A non permette di giocare in 10. Poi quando è entrato ha dato contributo che doveva dare. Il Sassuolo oggi non meritava di perdere. A Parma ora inizia il nostro campionato e lo sprint per la salvezza”.

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