Nola, presidio degli avvocati presso il tribunale
Nola – Manifestazione degli avvocati bruniani questa mattina dinanzi al tribunale. Le toghe, così come annunciato, hanno protestano contro i provvedimenti di riforma del sistema giustizia attuati negli ultimi anni che a loro giudizio non hanno fatto altro che comprimere il diritto alla difesa ed aumentare i costi per i cittadini. Tutto questo senza alcun miglioramento dei servizi in termini di certezza della pena. “La Giustizia è per tutti. L’avvocatura nolana è contro la giustizia d’elite”. E’ questo lo slogan del presidio allestito nei pressi di Palazzo Orsini che ha visto in testa a tutti lo stesso presidente dell’ordine degli avvocati del Foro di Nola, Francesco Urrano. “I temi trattati sono decisivi per il futuro della professione forense ma anche fondamentali per la difesa dei diritti dei cittadini, soprattutto delle fasce più deboli della popolazione – stigmatizza il Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Nola, Francesco Urraro – Purtroppo, con i provvedimenti nati sull’onda dell’emergenza economica – abbiamo assistito alla riduzione dell’esercizio della difesa e allo svilimento del ruolo dell’Avvocato quale difensore di diritti e si è innescato un lento processo di compressione dei diritti dei cittadini-utenti del servizio giustizia, in nome di una presunta maggiore efficienza della giustizia civile”.
I legali hanno spiegato che con i recenti provvedimenti legislativi sarà consentito solo alle persone benestanti l’accesso alla tutela giudiziaria, comprimendo drasticamente il diritto di difesa che la Costituzione italiana garantisce ai cittadini.
Infatti, negli ultimi 8 anni è aumentato mediamente di oltre il 150% il costo a carico dei cittadini del contributo unificato per gli atti giudiziari, dei bolli e dei diritti di cancelleria. È stata reintrodotta la Media-Conciliazione obbligatoria nonostante la dichiarazione di illegittimità costituzionale della Consulta, imponendo così un ulteriore costo a carico dei cittadini e un ostacolo in più all’accesso alla giustizia pubblica, con il subdolo intento di privatizzare la funzione giurisdizionale. Sono stati ridotti i già miseri compensi per il Patrocinio a spese dello Stato per i cittadini meno abbienti ma l’Avvocatura italiana continua nonostante ciò a difendere i più deboli.
Si sono allungati a dismisura i tempi di attesa prima di ottenere una sentenza, così mortificando il diritto di difesa a danno dei cittadini che chiedono giustizia.
Gli interventi normativi degli ultimi anni, secondo gli avvocati, realizzati con l’arbitrario ricorso alla decretazione d’urgenza, hanno aggravato ancor più i problemi della Giustizia-lumaca nel nostro Paese mentre manca una organica politica giudiziaria.
Inoltre, concludono, si vuole obbligare i cittadini a pagare per conoscere le motivazioni di una sentenza, dimenticando lo stato di diritto e il giusto processo. Gli avvocati nolani aderiscono all’astensione dalle udienza proclamate nei giorni che vanno dal 18 al 20 febbraio