Ospedale, si ferma nuovamente l’autoambulanza
Nola – Ieri l’ennesimo stop. Di questo passo non si può più andare avanti. Torna all’ospedale di Nola, l’emergenza autoambulanza. Uno dei due mezzi in dotazione al Santa Maria della Pietà si è nuovamente fermato nel corso di un servizio di trasporto. Dopo essere partito dal nosocomio bruniano, l’autoambulanza non ne ha voluto più sapere di proseguire. Da troppi anni “tira la carretta”. Ormai reclama la giusta messa al riposo che però non può ancora arrivare visto che l’amministrazione dell’Asl non ha i fondi per acquistarne una sostitutiva. E dunque, nonostante gli acciacchi è necessario andare avanti, stringere i denti e magari qualche bullone, per continuare nel miglior modo possibile a garantire l’importante servizio. Tutto questo anche a rischio di incorrere in alcuni incidenti di percorso, come quello avvenuto alcuni giorni fa, allorché è stato necessario l’intervento di un ulteriore mezzo di soccorso per soccorrere l’autoambulanza rimasta in panne.
Da tempo i sindacati denunciano questo stato di cose. Tra questi, la sigla della Federazione Sindacati Indipendenti che ha denunciato con una nota, l’ultimo episodio avvenuto. “Si tratta di una situazione che va avanti ormai da troppo tempo – afferma Raffaele Ambrosino della Fsi – occorre intervenire. Quell’autoambulanza va sostituita quanto prima”.
Qualche tempo fa, ci raccontano, l’Asl provvide alla dotazione di una nuova autoambulanza che però attualmente viene condivisa con il servizio 118 alternativamente con quella mal funzionante. Un turn over che era stato fissato in un primo momenti in un mese ciascuno. Oggi siamo a tre. “Questa è una situazione paradossale – continua Ambrosino – non si può certamente continuare di questo passo, visti tanti disagi per il personale medico e paramedico, oltre che una minor qualità del servizio”.
Gli operatori del nosocomio sperano che l’ennesimo stop del mezzo possa finalmente spingere chi di dovere ad intervenire. Tra l’altro la logica del turn over provoca anche un ulteriore aggravio. Infatti, di volta in volta il servizio 118 è costretto a trasbordare da un mezzo all’altro l’attrezzatura per la rianimazione.