Positivo il confronto tra Berlusconi e Renzi
Terminato il faccia a faccia ad alta tensione che rischia di provocare uno strappo tra i democratici e nella maggioranza di governo, il segretario dem lancia chiaro messaggio ad Alfano: “Sì a modello che elimini il potere di ricatto dei partiti più piccoli”. Poi apre alle altre forze politiche. All’orizzonte un accordo di massima sul modello ispanico modificato. Lunedì la direzione democratica voterà il testo della riforma.
RENZI: “PROFONDA SINTONIA CON FI”
“Profonda sintonia con Silvio Berlusconi sulle riforme da fare”. È questo il messaggio con cui il segretario del Pd, Matteo Renzi, ha sintetizzato le due ore e mezzo di colloquio con il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, nella sede del Partito democratico a Roma. I due esponenti si sono confrontanti con al loro fianco, il capo della segreteria Dem Lorenzo Guerini e l’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta. Con il Cavaliere, ha detto Renzi, è emersa sintonia sui principi della legge elettorale, sulla riforma del titolo V della Costituzione e sulla modifica del Senato. “Oggi è stato compiuto un passo serio e significativo verso la governabilità”, ha detto Renzi. Aggiungendo che il modello di legge elettorale su cui si è trovato in accordo con il leader di Forza Italia va a favore “di un rafforzamento del il bipolarismo” e dell’eliminazione “del potere di ricatto dei partiti più piccoli”. Su questo tema – ha aggiunto Renzi – “c’è l’impegno esplicito” a mettere nero su bianco il testo della riforma entro lunedì, “per presentare il tutto alla direzione del Pd affinché voti lunedì alle 16”.
BERLUSCONI: “CAMBIAMENTO DI ROTTA DEL PD”
“Nell’incontro di oggi ho espresso la soddisfazione di Forza Italia per il metodo scelto dal Partito Democratico per avviare un rapido e costruttivo confronto sulle riforme istituzionali. L’accordo con Renzi prevede una nuova legge elettorale che porti al consolidamento dei grandi partiti in un’ottica di semplificazione dello scenario politico. Insieme, abbiamo auspicato che tutte le forze politiche possano dare il loro fattivo contributo in Parlamento alla rapida approvazione della legge, che speriamo possa essere largamente condivisa”. Così – in una nota – il presidente di Fi, Silvio Berlusconi. Poi, aggiunge: “Durante il nostro colloquio, pur ribadendo le critiche di Forza Italia all’azione dell’esecutivo, e auspicando di poter al più presto ridare la parola ai cittadini, ho garantito al segretario
Renzi che Forza Italia appoggerà in Parlamento le riforme volte a semplificare l’assetto istituzionale del Paese, e, in particolare, quelle relative alla trasformazione del Senato e alla modifica del Titolo Quinto della Costituzione. Due riforme indispensabili, urgenti e necessarie per ridare efficienza al nostro sistema istituzionale, per ridurre drasticamente i costi della politica e modernizzare il Paese. Si tratta di riforme che il centro-destra da me guidato ha sempre ricercato e che la nostra maggioranza aveva approvato in Parlamento già nel 2006, ma che fu la sinistra a vanificare, attraverso un referendum, interrompendo così il percorso di rinnovamento avviato. Siamo quindi lieti, oggi, – conclude Berlusconi – di prendere atto del cambiamento di rotta del Pd”.