Luce, poste, caffè e stangata benzina: tutti i rincari del 1° Gennaio

Per primo aumenterà il prezzo della luce e poi via via poste,caffè e benzina. Dal primo gennaio le tariffe per la luce aumenteranno del +0,7%, mentre quelle del gas rimarranno invariate. Lo ha stabilito l’Autorità per l’energia. L’aggravio per una famiglia media sarà pari a 4 euro su base annua. Ma è lunga la lista dei beni e servizi che con l’arrivo del nuovo anno subiranno un rincaro. 
Non si tratta solo dei soliti aumenti dei pedaggi autostradali, che come sempre arrivano con il finire del vecchio anno, questa volta si parla anche di poste e di prodotti acquistati alle macchinette automatiche. LUCE, DALL’1 GENNAIO +0,7%. IL GAS NON AUMENTA Per il gas è stato possibile mantenere invariate le bollette grazie alla riduzione delle tariffe di distribuzione (-0,5%) e della componente ‘RE’ destinata al Fondo per incentivare le iniziative di efficienza energetica (-1,6%). Queste decisioni, spiega la nota, hanno controbilanciato il rialzo stagionale dei prezzi all’ingrosso della materia prima per l’aumento dei consumi invernali (+1,9%) e del costo di trasporto (+0,2%), mantenendo quindi invariata la spesa per la famiglia tipo con consumi annui di 1400 smc. Inoltre, dal prossimo aprile potranno intervenire riduzioni della bolletta del gas che andranno ad aggiungersi al -7,8% già registrato da aprile a dicembre del 2013 per effetto della riforma del mercato del gas approvata dall’Autorità. Per l’elettricità, spiega l’Autorità, l’incremento complessivo dello 0,7% della bolletta della famiglia tipo è determinato dall’introduzione dal mese di gennaio di un nuovo onere generale di sistema, la componente ‘AE’ per finanziare le agevolazioni alle imprese manifatturiere con elevati consumi di energia elettrica introdotte dalla legislazione. Questa componente, da sola, ha determinato un incremento dell’1,6% della spesa complessiva tutta legata agli oneri generali di sistema. Di fatto, questo aumento (+1,6%) più il leggero ritocco (+0,3%) delle tariffe per i servizi di trasmissione, distribuzione e misura riferibili a componenti ‘amministratè della bolletta, sono stati controbilanciati da un forte calo dei costi del chilowattora (-1,2%) riferito invece ad un’attività in libera concorrenza. POSTE Una semplice lettera (quella sino ai 20 grammi di peso) potrebbe veder rincarare il francobollo da 70 centesimi a 95 centesimientro il 2016. In aumento anche il costo della raccomandata, che potrebbe salire da 3,60 euro a 5,40 euro. Gli aumenti non sono da poco, corrispondendo ad un +35% per la lettera semplice e +50% per la raccomandata. Caffè, bibite e snack acquistati nei distributori automatici, invece, diventeranno più salati del 6% circa, anche nelle scuole e negli ospedali, a causa dell’aumento dell’IVA deciso su questi prodotti dal 4% al 10%. E per finire non poteva non mancare il caro benzina. Secondo il Codacons benzina e gasolio hanno fatto registrare in questi giorni forti rincari, raggiungendo una media di 1,796 euro al litro la verde (e punte di 1,830 euro/litro) e 1,726 euro al litro il diesel. «Con questo provvedimento si rischia di far pagare agli utenti l’ingresso di Poste Italiane in Alitalia, e quindi il salvataggio della compagnia aerea, esattamente come temevamo – afferma il Presidente del Codacons Carlo Rienzi – Qualsiasi rincaro delle tariffe postali è ingiustificato e, come tale, sarà impugnato dal Codacons al Tar».

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