Inaugurata la Pet tac del Moscato di Avellino: il nolano Antonio Daniele tra i realizzatori del macchinario
Avellino – “Qualità, appropriatezza della cura, capacità di garantire i diritti ai pazienti. Sono queste le condizioni che identificano una buona sanità”. Così il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, intervenuto all’inaugurazione della Pet-Tac, il macchinario diagnostico installato presso l’Unità Operativa di Medicina Nucleare dell’Ospedale Moscati di Avellino. Nello specifico, la Pet – Tac è uno strumento di ultima generazione in grado migliorare la visibilità del problema, offrendo diagnosi particolarmente accurate, soprattutto in ambito oncologico, cardiologico e neurologico. Tra gli esperti che hanno contribuito alla realizzazione di questo macchinario, anche un nolano, il dottor Antonio Daniele che ha firmato il benestare per l’utilizzo clinico e per la tutela dei lavoratori.
“Il reparto oncologico dell’ospedale Moscati di Avellino vanta la presenza di uno dei migliori oncologi d’Europa il dottor Cesare Gridelli. Qui la radioterapia pura è ad altissimi livelli ed i trattamenti tumorali attraverso le radiazioni offrono un’ ottima diagnosi. Ora con la pet abbiamo raggiunto il massimo di ciò che può essere offerto al paziente per una migliore riuscita della cura della malattia. Questa pet è avanzatissima e molto precisa grazie all’integrazione in essa della stessa tac.- questa l’analisi del dottore che dettagliatamente spiega alla redazione il funzionamento della macchina stessa- siamo soddisfatti di essere riusciti a realizzarla entro la fine di quest’anno, i mesi di lavoro sono stati tanti e duri ma il risultato è stato ottimale e soddisfacente.”
All’inaugurazione hanno partecipato, oltre al presidente regionale, il direttore generale dell’Azienda “Moscati”, Giuseppe Rosato, il direttore dell’Unità Operativa di Medicina Nucleare, Paolo Miletto, il presidente dell’Associazione Italiana di Medicina Nucleare ed Imaging Molecolare, Onelio Geatti, il consigliere delegato per la Sanità in Campania, Raffaele Calabrò, durante l’inaugurazione si è avuta una visita al reparto interessato con l’inaugurazione del prestigioso macchinario.
di Rossella Avella