Berlusconi presenta oggi i 1000 club di ” forza Silvio “

Forza Italia riparte dai club. Oggi pomeriggio all’Auditorium Conciliazione a Roma Silvio Berlusconi presenterà i primi mille circoli e premierà gli storici militanti del partito.

I risultati sono oltre le aspettative. In meno di venti giorni, infatti, sono stati fondati più di 2.800 club. Con tanto di impennata dopo la decadenza dell’ex premier da senatore. I circoli si chiamano «Forza Silvio» e hanno un logo con tricolore che il Cavaliere mostrerà oggi, quando consegnerà ai mille presidenti il «kit» preparato da Forza Italia che comprende, tra le altre cose, l’«agendiario 2014», che racconta la storia del partito e ha un sottotitolo significativo: «I primi vent’anni con Silvio». In sala non ci saranno parlamentari. Sarà un one man show. Berlusconi lancerà la nuova sfida di Forza Italia. Al suo fianco soltanto il coordinatore nazionale dei club, Marcello Fiori, fedelissimo dell’ex capo della Protezione Civile Guido Bertolaso.

Non è un’operazione «rottamatrice». La scommessa di Berlusconi è allargare la platea elettorale di Forza Italia, tentando di coinvolgere tutti quelli che si sono allontanati dalla politica. Non certo pochi, visto che alle ultime elezioni il partito dell’ex premier ha perso 6 milioni di voti.

Non sarà nemmeno una kermesse riservata ai giovani, anche se i club «Forza Silvio» punteranno a valorizzarli. Non è un caso che tra i premiati da Berlusconi ci sarà anche Carmelita Bonfiglio, una signora di 93 anni che ha fondato lo storico club di Forza Italia di Segrate nel 1994. Oltre alla Bonfiglio, il Cavaliere darà un riconoscimento a Roberta Naldini, responsabile del club per la Toscana dal 1994, al club Arcobaleno, a Franca Zarattini, responsabile per il Veneto dal 1999, e a Roberto Zannini «impegnato per costruire la presenza di Forza Italia prima in Lombardia e poi su tutto il territorio nazionale».

Ma i club sono nati anche all’estero. Per ora sono più di sessanta. I simpatizzanti di Berlusconi ne hanno fondati anche in Cina, in Venezuela, a New York e a Hong Kong. L’età media dei presidenti è 38 anni. In cinque si alterneranno sul palco dell’Auditorium Conciliazione. Avranno due minuti ciascuno per spiegare perché hanno deciso di aprire un club.

Ovviamente il protagonista sarà Berlusconi, che già ieri si è fatto sentire, in collegamento telefonico, a una convention di Forza Italia a Perugia. L’ex premier ha definito il Paese «in libertà condizionata» e con una «democrazia dimezzata», in mano a «giudici incontrollabili e irresponsabili perché non possono essere soggetti a sanzioni, visto che si giudicano da soli».

Berlusconi ha ripetuto: «C’è un ordine dello Stato composto da funzionari che hanno vinto un concorso, che si è elevato a potere dello Stato, anzi a contropotere dello Stato, e che addirittura in qualche modo controlla e sottomette gli altri pieni poteri dello Stato, formati da persone elette dai cittadini, che sono il potere esecutivo e il potere legislativo». Ecco perché, ha aggiunto Berlusconi, «dovremmo chiedere con forza a tutte le forze in Parlamento che si faccia un governo di scopo, che abbia come scopo soltanto quello di fare la nuova legge elettorale, magari mettendo insieme le elezioni europee con quelle nazionali». Lui, ha ribadito, non molla. «Sento la responsabilità di dover continuare, di dover resistere fino a quando non saremo riusciti a risolvere il problema della giustizia in Italia». Di giustizia parlerà pure con i primi mille presidenti di club. Ma spiegherà anche gli obiettivi che devono avere i circoli: far partecipare alla vita del movimento i non professionisti della politica, selezionare una nuova classe dirigente puntando soltanto al merito e all’impegno, organizzare iniziative politiche e culturali e formare le «sentinelle del voto».

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