Vitamina C anti-influenza: quali cibi scegliere

Tutti sanno che la vitamina C è un grande alleato nella lotta contro raffreddori e influenze, ma a quanto pare la consapolezza non basta. Proprio in inverno, quando servirebbe di più, si registra un minor consumo di alimenti che la contengono. A rivelarlo un’indagine dell’Osservatorio Nutrizionale Grana Padano, che ha misurato l’assunzione di vitamina C attraverso gli alimenti da parte di un campione di circa 7.600 individui sopra i 18 anni, di cui 4681 femmine (61,2%) e 2964 maschi (38,8%).

Secondo i risultati, nonostante un maggior consumo di agrumi, che sono del resto frutti invernali, c’è un minor consumo di verdure che contengono vitamina C. I fumatori devono poi sapere che basta una sola sigaretta ad eliminare circa 20 mg di vitamina C: chi ha questo vizio, oltre che cercare di smettere, deve assumerne di più per raggiungere il fabbisogno giornaliero consigliato.

Lo studio, però, ha evidenziato che chi fuma (15,7% del campione) introduce mediamente meno vitamina C rispetto a chi non fuma (75,6%) e agli ex fumatori (8,7% del campione). Le cause del ridotto apporto non dipendono, però, solo dalla quantità al momento dell’assunzione, ma anche dal tipo di consumo.

La vitamina C è sensibile alla luce e all’ossigeno, quindi frutta e verdura andrebbero conservate in luoghi chiusi e non esposti alla luce diretta; la frutta e la verdura, inoltre, una volta sbucciate o spremute o centrifugate, dovrebbe essere consumata immediatamente.

La cottura in acqua, poi, disperde la vitamina: sono da preferire quella al microonde, al vapore, alla piastra. Cosa consumare, dunque, per fare il pieno della preziosa vitamina? In inverno fate il pieno di agrumi, kiwi, peperoni, pomodori e gli ortaggi foglia larga, cavoli, broccoli e legumi in generale.

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