Pallone Oro: Ancelotti, io pro CR7

“Messi? se potessi scegliere un campione per il Real, preferirei un altro ruolo. Non avrei problemi a gestire i campioni, ma ho già un parco attaccanti notevole”. Se fosse libero di scegliere un altro fenomeno per il suo Real Madrid Carlo Ancelotti non punterebbe – spiega in un’intervista a radio capital che andrà in onda domani mattina alle 8 – l’attuale pallone d’oro. Che darebbe a Cristiano Ronaldo: “Dio gli ha dato qualcosa di particolare” e un giorno, magari a Balotelli. “Deve assolutamente restare al Milan perché – dice Ancelotti – è un talento grandissimo. I grandi calciatori sono sempre risorse, ma nella gestione ognuno deve prendersi le proprie responsabilità: giocatore e allenatore”. Perché “si vince con i grandi campioni. Le corse si vincono con i cavalli, non con i somari”.

Ibra, “Pallone d’Oro? Sono già il migliore” – Tutti i calciatori ambiscono al Pallone d’Oro, ad eccezione di Zlatan Ibrahimovic. “Io non ne ho bisogno, so già di essere il migliore. Questa cosa interessa ad altri giocatori”, afferma l’attaccante del Paris Saint Germain, intervistato dai media a Parigi. Con l’avvicinarsi della fine delle votazioni, spostata quest’anno dal 16 al 29 novembre, i principali candidati sono continuamente sollecitati sull’argomento, ma lo svedese chiude subito la discussione, affermando di “non pensare mai a questa cosa, che per me non la ritengo importante”. Ibrahimovic non ha mai vinto il riconoscimento, che quest’anno, dopo il poker di Leo Messi, sembra destinato a Cristiano Ronaldo o a Franck Ribery, protagonisti entrambi di un’annata eccellente. Anche lo svedese ha brillato, sia con il Psg sia in nazionale, ma la conquista del titolo in Ligue 1 è offuscata dalla sconfitta della Svezia nello spareggio con il Portogallo.

Deschamps, rinvio voto scelta strana – Un modo per favorire Cristiano Ronaldo nella corsa al Pallone d’Oro ai danni del francese Franck Ribery. Senza dirlo esplicitamente, è questo il pensiero espresso dal ct della Francia, Didier Deschamps, in un’intervista all’Equipe, in merito al prolungamento di due settimane, dal 15 al 29 novembre, della finestra di votazione. “E’ una decisione molto, molto strana – ha detto il commissario tecnico del Bleus -. Non voglio usare termini più forti, ma non comprendo i motivi di cambiare un regolamento in corso d’opera. Un portavoce della Fifa aveva spiegato che il rinvio del termine era stato deciso a causa del ridotto numero di preferenze espresso fino ad allora da ct, capitani di nazionali e rappresentanti dei media, aggiungendo che il voto già espresso poteva essere cambiato fino all’ultimo. Deschamps ovviamente spera che questo non incida sulle chance di successo di Ribéry, che a suo giudizio “è l’unico che risponde a tutti i criteri richiesti per la proclamazione: essere stato decisivo sia nel suo club, sia in nazionale”. “Io ho votato lui e certo non cambio – ha concluso l’ex bianconero – e spero che tutti abbiano fatto lo stesso”.

 

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