Saltano le larghe intese: Forza Italia esce dalla maggioranza di governo

Siamo arrivati alla determinazione che non ci sono più le condizioni per proseguire in questa collaborazione”. In una conferenza stampa i due capigruppo parlamentari di Forza Italia, Renato Brunetta e Paolo Romani hanno annunciato che il loro partito non fa più parte della maggioranza . Della decisione del primo gruppo del centrodestra passare all’opposizione sono stati informati il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano e il premier, Enrico Letta.

Il primo passaggio di questa nuova fase politica ci sarà già questa sera nella votazione della fiducia al maxiemendamento governativo sulla legge di Stabilità, un testo, ha detto Romani:  “totalmente irricevibile”. Lo stesso capogruppo dei senatori forzisti ha dato la colpa di questo distacco al Pd e al presidente Letta. Per Romani, l’esecutivo “si è sottratto al confronto in piu’ di una occasione e potrei citare data e orario di ogni singola nostra richiesta di incontro”. 

“Abbiamo chiesto piu’ volte incontri con il governo” ha insistito Romani,  “ma la nostra impressione è stata di disinteresse totale alle nostre richieste. Ci siamo sentiti buttati fuori dalla maggioranza”. “L’ultima occasione”, ha proseguito il capogruppo dei senatori FI, “è stata con il maxi emendamento alla legge di stabilità che ha avuto i suoi ritardi e che, come ha spiegato il ministro Franceschini in aula, dovrebbe riprendere il lavoro della commissione e gli emendamenti, tanti, che non sono stati votati in commissione Bilancio. In più di una occasione”

“Noi, per dichiarazione stessa di Enrico Letta, ritenevamo di fare parte di una maggioranza di larghe intese che, per definizione, dovrebbe fare della condivisione delle scelte il proprio meccanismo fondante. Così”, ha concluso Romani, “non è stato”.

“Abbiamo un grande rammarico, sulla politica economica – ha sottolineato a sua volta Brunetta “siamo di fronte a un totale fallimento. Questa legge di stabilità è sbagliata, costruita male e discussa peggio, anche in ragione della mancanza di confronto che il governo ha dimostrato nei confronti della parte più rilevante della sua maggioranza insieme con il Partito Democratico. Per quanto ci riguarda le larghe intese sono finite”.

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