Fini: voterei senza indugio la decadenza di Berlusconi

«Se fossi in Parlamento voterei per la decadenza di Berlusconi, ma col voto segreto». Lo afferma Gianfranco Fini in un’intervista all’Unità. «Per molti aspetti rifarei quello che ho fatto – dice – anche perché non me ne sono andato dal Pdl, sono stato cacciato. Anzi, dichiarato “incompatibile”. È stata l’unica volta che il Pdl ha votato un documento».

«Non credo di essere acrimonioso – spiega – con chi mi ha cercato ho parlato, con gli altri no. Sarei felicissimo se rinascesse una destra con degli ancoraggi culturali molto diversi da Forza Italia e dal Pdl: rispetto delle regole, legalità, solidarietà sociale, prestigio nazionale».

All’ipotesi di creare il nuovo soggetto di destra insieme ad Alfano, Fini risponde che «è interessante il suo riferimento al Ppe». «Chi si ritrova su certi contenuti è compatibile con la mia idea di centrodestra. Siccome Alfano ha parlato di Ppe, bisogna capire cosa si intende per Ppe italiano».

«La vicenda personale di Berlusconi non può essere nell’agenda del governo – afferma a proposito della decadenza – ha ragione il premier. Il Cavaliere ha impedito la riforma, pur necessaria, della giustizia e ora vuole un salvacondotto. La rottura definitiva con me avvenne una settimana dopo che lui e Gianni Letta vennero nel mio ufficio a Montecitorio per chiedermi di convincere Giulia Bongiorno sull’opportunità di far camminare un provvedimento per accorciare i termini della prescrizione».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *