Nola, l’opposizione chiede le dimissioni dell’intero consiglio. “Occorre serenità”. Nappi (Pdl) “Noi responsabili, non abbandoniamo la nave”
Nola – “Dimissioni per evitare guai peggiori, per restituire serenità alla città”. E’ l’incipit del documento sottoscritto dall’intera opposizione, allargata anche a tutto il fronte alternativo all’amministrazione Biancardi che si sta preparando alle prossime elezioni. Un documento in cui si evidenzia la necessità di un atto forte per destare una maggiore attenzione sulla situazione finanziaria del comune di recente aggravata anche dallo scandalo “Mandato poli”.
“Gli stessi revisori contabili che hanno chiesto al consiglio comunale – si legge nel documento dei gruppi di opposizione – di provvedere nei confronti dei dirigenti inadempienti, ci dicono che i bilanci approvati fin qui non sono per niente affidabili e mostrano molti dubbi sulla tenuta dei conti pubblici”.
Le forze di opposizione puntano il dito anche sull’attuale insufficienza di dirigenti. “Oggi ci ritroviamo una macchina amministrativa paralizzata – continua, infatti, il documento – priva persino di un adeguato numero di personale dirigenziale, incapace di trovare il bandolo della matassa e di governare la città come essa meriterebbe”. A fronte di una situazione così grave si invocano le dimissioni dell’intero consiglio comunale per favorire un “percorso nuovo”. “Davanti all’incapacità dell’amministrazione comunale (che si muove in un contesto di indagini della magistratura, frizioni politiche e defezioni) di garantire persino l’ordinaria amministrazione – continua ancora il documento – le opposizioni hanno giustamente messo a disposizione il proprio mandato per consentire un percorso nuovo, in grado di dare chiarezza ai cittadini e garantire la gestione ordinaria della macchina amministrativa, così da evitare un commissariamento dall’alto che tornerebbe a bloccare a tempo indefinito la normale vita democratica della città”.
Ma l’invito a dimettersi non viene raccolto dalla maggioranza. Per la coalizione di governo un gesto di questo tipo a pochi mesi dalla conclusione naturale del mandato è giudicato solo uno strumento di propaganda. “Questo come altre iniziative sono solo il segnale che ormai la campagna elettorale è aperta – dichiara il capogruppo del Pdl Franco Nappi – A pochi mesi dalla conclusione del mandato, non vi è alcun presupposto perché vi siano queste dimissioni. Noi non siamo gli ‘Schettino’di turno che abbandoniamo la nave, ma uomini di buon senso che vogliono assumersi fino in fondo le proprie responsabilità”. Anche per quanto riguarda la questione “Mandatopoli”, Nappi ribadisce. “E’ in corso un’ indagine della magistratura – evidenzia l’esponente del Pdl – abbiamo trasmesso alla Procura tutte le carte possibile ed immaginabili, inoltre abbiamo avviato anche una procedura interna chi ha sbagliato dovrà assumersi la responsabilità di quanto compiuto”.