Scisciano, “Acqua bene comune”: la Giunta dice “Si”
La Giunta Comunale di Scisciano ha approvato il 26 settembre 2013 la delibera D.G. n. 55 con la quale si schiera per l’acqua bene comune nell’ambito della campagna che sta portando avanti il Coordinamento Nazionale Enti Locali.
Il Comune di Scisciano, quindi, riconosce il “diritto umano all’acqua”, ossia l’accesso all’acqua come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell’acqua come bene comune pubblico e intende sostenere la campagna per riportare a gestione pubblica il servizio idrico aderendo al “Coordinamento Nazionale – Enti Locali per l’acqua bene comune”.
La delibera, in particolare, invita ad avviare ogni iniziativa utile affinchè il Parlamento approvi la proposta di legge di iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dell’acqua. L’approvazione dell’art 15 del Decreto Ronchi, avvenuta fra l’indignazione generale, costituì un gravissimo attacco alle mobilitazioni e alle proposte messe in campo dal Forum italiano dei movimenti per l’acqua, che, accanto alle resistenze in tutti i territori del Paese, consegnò una legge d’iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dell’acqua, corredata da oltre 400mila firme. Se quella legge giace colpevolmente nei cassetti delle commissioni parlamentari, le lotte per la ripubblicizzazione dell’acqua si sono ulteriormente estese in tutti i territori: sono ormai oltre trecento i Comuni che hanno approvato delibere di modifica degli Statuti comunali, dichiarando l’acqua “bene comune e diritto umano universale” ed il servizio idrico come “privo di rilevanza economica”, e sottraendosi in questo modo alla incostituzionale normativa nazionale. Comuni che hanno nel frattempo aderito al “Coordinamento nazionale degli enti locali per l’acqua pubblica.
Tra gli inviti contenuti nella delibera, si evidenzia la particolare attenzione alle “Prospettive di coinvolgimento dell’utenza nelle dinamiche di controllo e partecipazione alla governance aziendale”. E’ un nuovo capitolo sull’esercizio della libertà.
Grazie a questa delibera Scisciano diventa ufficialmente un comune per il sì all’acqua bene comune e l’amministrazione si impegna a riconoscere, anche nel proprio Statuto Comunale, a rivendicare il ruolo e i diritti dei comuni a ottenere finanziamenti e/o contributi da parte dei competenti organi comunitari, statali, regionali, finalizzati alla realizzazione di interventi alle reti idriche e alle fonti di approvvigionamento idrico.
Diversa invece la posizione di Rifondazione Comunista, proprio per entrata a far parte di un’ampia coalizione istituzionale e sociale in difesa della gestione pubblica del servizio idrico chiede l’adesione dell’amministrazione alla “Rete dei Sindaci”, che tra gli scopi vi è anche quello di smantellare la gestione della GORI.
Sul tema dell’acqua la giunta Serpico ha già messo in atto un importante progetto di prossima realizzazione la “Casa dell’acqua“ finalizzata a perseguire la sostenibilità ambientale promuovendo l’uso dell’acqua potabile di rete in alternativa a quella minerale commercializzata, che, inevitabilmente, produce grandi quantità di rifiuti plastici.