Dopo la sentenza della consulta, Letta rilancia l’azione del Governo
Ci sono “tutte le condizioni per fare le cose positive e applicare il programma sul quale il Parlamento ha dato la fiducia”. Così il premier Enrico Letta, durante un incontro con la stampa estera.
“Sono passati solo 50 giorni” dall’inizio del lavoro, “e sento un sentimento molto positivo, sento che le cose stanno andando bene e le cose stanno andando come speravo: vedo tantissime difficoltà, ma ci metto tanta determinazione.
“Vedo il governo stabile e concentrato sui suoi obiettivi e non credo che ci saranno conseguenze di nessun tipo da parte di vicende esterne”, ha aggiunto il premier che ha negato che le vicende processuali di Silvio Berlusconi abbiano ricadute sull’Esecutivo.
“Sentirò e mi atterrò alle indicazioni del partito, il governo non c’entra” con questi temi e “non darei grande importanza a questo avvenimento“. Così Letta sul tema dell’ineleggibilità di Silvio Berlusconi.
“Spero che il prima possibile si arrivi ad una riforma costituzionale e della legge elettorale”, ma “non vedo elezioni anticipate a breve”, ha aggiunto il premier.
Sul problema degli esodati, il premier ha confermato oggi che “lo affronteremo e lo risolveremo”.
Bisogna ridare ai giovani, quanto è stato tolto loro in passato. Ne è convinto Letta che ha oggi ricordato che vista la crescita del tasso di disoccupazione giovanile, “oggi devono diventare la priorità”. Secondo il premier, quando la decisione dei genitori di aiutare i figli (con una casa, o un’integrazione mensile) diventa collettiva è “drammatico” perche provoca “una immobilizzazione delle risorse, con il calo degli investimenti e dei consumi”.
Qualcuno ebbe a dire che “con la cultura non si mangia, mentre il penso che il nostro Paese debba puntare moltissimo” sul binomio cultura e turismo. “Proprio stamani – ha detto il premier – ho incontrato ministro Bray” e posso annunciarvi che “presenteremo a breve le linee guida” di quanto il governo intende fare in questa materia. Un pacchetto di misure che tuttavia il presidente del Consiglio non ha voluto anticipare.
L’Unione europea è una “storia di successo” e “non è vero che l’Europa è il problema del mondo“, anche per questo l’Italia “farà di tutto” per fare in modo che la Gran Bretagna resti dentro “questa storia di successo”, ha spiegato Letta. “La mia visita a Londra è legata anche a far passare il seguente messaggio: è interesse dell’Italia e dell’Ue che la Gran Bretagna rimanga a bordo dell’Europa”.
Al prossimo vertice Ue “i due grandi temi sono la lotta alla disoccupazione giovanile e l’unione bancaria” e “su questi due temi crediamo che uscire dal Consiglio Ue con frasi di circostanza e impegni generici sarebbe un autogol che l’Europa non può permettersi”. Se dal Consiglio europeo non arrivassero risposte, ha ribadito il premier, “si creeranno le condizione perché il prossimo parlamento Ue sia il più antieuropeo della storia”.
BERLUSCONI: BIANCOFIORE, PRONTA A RICORSO CORTE DIRITTI UE – “Ieri è venuto meno il principio cardine della democrazia ovvero la leale collaborazione tra poteri. Farò ricorso personale, se il Presidente mi darà il via libera, alla Corte dei diritti e di giustizia europea affinché possa avere un giusto processo”. Così il Sottosegretario Michaela Biancofiore alla trasmissione “Citofonare Adinolfi” in onda su Radio Ies, sottolineando che Letta “non può dormire sonni tranquilli”.