La costruzione dei Gigli, debutta per quest’anno nel segno del rispetto delle norme sulla sicurezza
Nola – Caschi, scarpe anti-infortunistica, guanti. La costruzione dei Gigli, debutta per quest’anno nel segno del rispetto delle norme sulla sicurezza. A scendere in campo, per primi, sono state le maestranze della bottega d’arte Tudisco. Ad attenderli nei pressi di piazza Collegio, ieri pomeriggio, una delle piazze cantiere per la costruzione dei Gigli, c’era una folla di appassionati. E’ stata l’alzata della prima borda, quella del Giglio del Fabbro, maestro di festa la famiglia Bottiglieri che ha “levato il sipario” sulla kermesse 2013, dopo un anno di attesa. E come annunciato, la bottega d’arte Tudisco ha segnato nella sua più che centenaria attività un punto di discontinuità con il passato.
Sin dall’alzata della borda dell’altro pomeriggio è stato seguito un protocollo ben preciso. Nulla è stato lasciato al caso. La novità è stata percepita e sottolineata da tutti come un segno di decisa evoluzione anche sul piano della costruzione delle macchine da Festa. Il sollevamento della pertica intorno alla quale sono fissati gli altri elementi dell’obelisco è stato alla fine accompagnato dall’inno a San Paolino, intonato dai tanti presenti.
Ieri mattina la costruzione del Fabbro è continuata. Anche in questo caso non sono mancate le novità. In particolare, il montaggio dei sei pezzi che compongono i 25 metri della struttura lignea si è svolta con l’ausilio di una macchina elevatrice. In questo caso si è sostituita la vecchia e pericolosa pratica degli operai che si arrampicavano letteralmente sul Giglio, via via che questo si costruiva. Gli addetti, ora, lavorano dal “cestello” dell’elevatrice in un stato di maggiore sicurezza. L’ammodernamento delle tecniche costruttive era inevitabile per essere al passo con i tempi, come spiega il titolare della bottega, l’avvocato Giuseppe Tudisco“Era un passo inevitabile –. afferma Tudisco – Ora la centenaria tradizione della famiglia e della bottega viaggerà su binari più solidi”.
Dunque la storica bottega continua il proprio percorso di rilancio da laboratorio artigianale ad azienda modello, proseguendo l’impostazione di modernità che ha già toccato il capannone di via Polveriera. Il nuovo corso ha preso l’avvio dalla chiusura forzata ed il sequestro a ridosso della Festa dei Gigli dello scorso anno ha significato per la ormai centenaria bottega della famigliaTudisco un evento -spartiacque. A gennaio il dissequestro, ed oggi, la bottega si presenta con cantieri in piena sicurezza ed un moderno capannone, sito in via Polveriera, dove la perizia e la passione del passato si fondono con la sicurezza, l’efficienza, e il rispetto delle norme del presente. Ambiente illuminato, pavimento conforme alla legge, così come gli strumenti, dipendenti inquadrati. Oggi la bottega è una ditta individuale che vede come responsabile il giovane avvocato Giuseppe Tudisco, erede di una tradizione che è ancora del papà Salvatore, che fu del nonno ed ancor prima del bisnonno. Una famiglia di origini leccesi che dalla Puglia ha importato a Nola l’arte della cartapesta che da allora, con qualche modifica fisiologica, è diventata parte integrante nella costruzione dei Gigli.
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